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Danneggiamenti e intimidazioni all’ex banca sotto sequestro: liberiamo Bancarotta dalla (in)custodia giudiziaria.

COMUNICATO: Danneggiamenti e intimidazioni all’ex banca sotto sequestro: liberiamo Bancarotta dalla (in)custodia giudiziaria.

 

Da realtà che si batte per la riqualificazione dal basso degli spazi abbandonati al degrado, sia dal pubblico che dal privato, non abbiamo mai smesso di vigilare sullo stato dell’arte della struttura di Bancarotta, anche durante il sequestro della magistratura.

Il Primo Maggio scorso, assieme a centinaia di cittadini, dopo il corteo che ha attraversato Fuorigrotta, Cavalleggeri e Bagnoli, abbiamo riaperto simbolicamente quello spazio per ribadire chiaramente che quei sigilli sono ormai una farsa.

Il corteo del Primo maggio riapre simbolicamente Bancarotta

Il corteo del Primo maggio riapre simbolicamente Bancarotta

 

Per tanti motivi: perchè la Bagnoli Futura SpA ha potuto continuare, nonostante il sequestro e le indagini a carico dei suoi ex dirigenti per Truffa e Disastro Ambientale, le sue attività; perchè il sequestro non ha condotto fin’ora a fare luce sul reale stato dell’arte dell’inquinamento dei suoli e sulle responsabilità sulla mancata bonifica; perchè tale sequestro ha finito per salvaguardare le botteghe delle cricche speculative che insistono sul litorale senza far luce su un evidente disegno criminale di messa in discussione dei vincoli urbanistici e ambientali previsti dagli strumenti di piano; perchè un sequestro in questi termini è inutile, dispendioso e finisce col favorire gli stessi interessi criminali che dovrebbe sanzionare, colpendo invece chi dal basso denuncia e prova a praticare un’altra strada per la riqualificazione dal basso del territorio. E potremmo continuare a lungo, come non abbiamo mai mancato di fare nelle decine di iniziative di denuncia, di sensibilizzazione e di lotta che assieme ad altri abbiamo promosso e costruito in questi anni.

Il Primo maggio, con la riapertura simbolica dello spazio avvenuta da parte di un intero corteo, abbiamo lanciato un appello affinchè i sigilli non condannassero quello spazio, che è una risorsa per tutto il quartiere, all’abbandono e al degrado da cui l’avevamo tirato fuori, chiamando in causa l’amministrazione comunale, e la stessa magistratura (che ad oggi ancora non ha rimosso la custodia giudiziaria del sequestro alla Bagnoli Futura Spa), le quali sono però rimaste sorde. Oggi succede ciò che avevamo ravvisato.

 

Sabato 28 giugno ci preparavamo a costruire un’iniziativa pubblica assieme al Comitato Una Spiaggia per Tutti e ai movimenti che si battono per la spiaggia pubblica. L’ultima di quattro iniziative dedicate al diritto al mare e alle spiagge di Napoli.

Su via Coroglio, transitando come al solito e gettando un’occhiata all’interno della struttura di Bancarotta, ci sembra di notare qualcosa che non quadra: il cancello sembra essere socchiuso.

Murale realizzato per l'iniziativa di Una spiaggia per tutti di fronte a Bancarotta

Murale realizzato per l’iniziativa di Una spiaggia per tutti di fronte a Bancarotta

Durante la realizzazione di un murale in via Coroglio transitavamo vicino Bancarotta, e siamo dunque andati a vedere da vicino cos’era successo: il cancello principale mancava del catenaccio e mostrava evidenti segni di forzatura, lo spesso vetro antiproiettile della parte inferiore sinistra della porta d’ingresso era ridotto in frantumi e la restante parte destra delle vetrate riportava la scritta “Morte”, dipinta dall’interno perché fosse leggibile all’esterno. Tutt’intorno tracce di vernice e segni di vandalizzazione. Non siamo riusciti a vedere cos’era successo all’interno ma possiamo immaginare benissimo il peggio. Abbiamo segnalato questo fatto agli agenti di polizia facendogli notare che invece di marcare a uomo un’iniziativa pubblica, come si trattasse di un coacervo di criminali, avrebbero fatto meglio il loro dovere andando ad accertare quest’infamia. Ovviamente le solite risposte: “faremo rapporto..” “provvederemo per quel che ci compete”.

Segni dei danneggiamenti visibili a malapena dall'esterno

Segni dei danneggiamenti visibili a malapena dall’esterno

Alcune attiviste del Comitato si sono recate dunque al commissariato per fare una segnalazione ufficiale, preoccupate dalla probabile inadempienza della segnalazione fatta sul posto, e soprattutto per cautela di fronte a quelle che sembrano delle vere e proprie minacce e intimidazioni, pur sapendo che nessuno si sente tutelato dalle forze dell’ordine a Bagnoli, che fanno comunella coi poteri forti e trattano come criminali chiunque chieda giustizia.

La verità è che questa infamia dell’atto vandalico ci ha lasciati arrabbiati e preoccupati. In merito alle scritte “morte” non è chiaro se si tratti di un atto minatorio o meno e in merito non siamo in grado di pronunciarci, non avendo elementi a sufficienza per individuare una presunta responsabilità.

Lampante, invece, è la negligenza e il pressapochismo assoluti con cui le autorità competenti hanno affrontato una situazione che a Bagnoli va avanti da oltre un anno: da quel famoso 11 aprile 2013, data in cui il collettivo di Bancarotta scelse di lasciare lo stabile prendendo atto delle disposizioni prese dalla Magistratura che sequestrò l’intera area ex Italsider in virtù delle indagini per truffa allo Stato e disastro ambientale sugli ex dirigenti della Bagnolifutura: l’unica realtà, lo ribadiamo, ad aver risentito di tali misure sembra esser stata la nostra. Gli altri (Bagnoli Futura Spa, gestori balneari, Città della Scienza, circolo Ilva) nonostante le circostanze (indagini, sequestri, abusi e controversie) hanno continuato a fare i loro comodi.

Quindi quali ulteriori effetti ha ottenuto il sequestro? uno spazio pubblico, che abbiamo liberato e curato personalmente per oltre dieci mesi perché fosse nuovamente utile e accessibile alla cittadinanza tutta, è ritornato all’incuria e al degrado a cui era stato sottratto. Nessun tipo di vigilanza è stata assicurata a un bene comune nonostante fosse e sia ancora sotto sequestro, per di più in maniera del tutto incongrua rispetto alle altre attività nelle vicinanze, ugualmente sequestrate ma comunque mai effettivamente interrottesi.

Del custode giudiziario, che dopo lo scioglimento della Bagnoli futura risulta un’entità puramente nominale, neanche l’ombra: pare così che una risorsa collettiva come quella che Bancarotta è stata debba vedersi condannata a essere oggetto di sciacallaggio e di vandalizzazione da parte di chiunque voglia.

 

A tutti – cittadini, attivisti, movimenti di Bagnoli, dell’area flegrea e di Napoli e non; istituzioni – amministrazione comunale, magistratura, forze dell’ordine; e a tutti coloro che hanno a cuore questa terra ci sentiamo perciò di dire alcune cose semplici.

Ci sentiamo di dire che attualmente su quello spazio non c’è alcuna custodia, né giudiziaria né di altro tipo, al di fuori dell’attenzione che una comunità di cittadini e di attivisti continua ad avere per la struttura.

Che le istituzioni – magistratura, forze dell’ordine, amministrazione comunale e bagnoli futura – si stanno assumendo la responsabilità di condannare al vandalismo e al degrado una struttura che era stata riqualificata e rifunzionalizzata con il lavoro autorganizzato di una comunità.

Che Bagnoli di fronte a tutto questo non può rimanere a guardare.

Liberiamo Bancarotta dalla (in)custodia giudiziaria!

 

Bancarotta 2.0 – Lido Pola liberato

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Siamo ancora in Bancarotta

SIAMO ANCORA IN BANCAROTTA

Dopo il sequestro disposto dalla magistratura sulle aree Ex Italsider, Eternit e sulla colmata a mare di via Coroglio, la comunità di Bancarotta è entrata in mobilitazione permanente, nonostante l’impedimento dei sigilli a proseguire le attività all’interno del nostro spazio sociale occupato e liberato dal 2 giugno 2012 in via Coroglio.

539746_248775131929507_908180927_nDopo aver fatto incessantemente assemblee, presidi, incontri con i cittadini del quartiere e con i lavoratori, dopo l’occupazione della X municipalità, il colloquio con il sindaco De Magistris, dopo aver lanciato la settimana della rabbia di Bagnoli, con il sequestro popolare di Bagnoli Futura, il corteo e l’assedio alla Porta del Parco, dopo il presidio al Consiglio Comunale speciale su Bagnoli, e l’assemblea popolare di sabato 21 aprile, conclusa con la costituzione di un comitato cittadino di lotta per la bonifica, possiamo dire che siamo riusciti nel nostro obbiettivo: rimettere in moto un percorso di partecipazione e di lotta sul quartiere, troppo spesso delegato alle esperienze autorganizzate dei tanti collettivi e associazioni che da anni fioriscono su questo territorio, nel tentativo di costruire un fronte di lotta, guardando a cosa è avvenuto all’Ilva di Taranto o in Val di Susa con il movimento No Tav, sulla base di un principio semplice e forte: chi ha inquinato deve pagare!

Nel frattempo abbiamo continuato a portare avanti le nostre attività come sappiamo fare, per strada, tra la gente, organizzando i laboratori, i corsi, le esibizioni, le serate musicali nei tanti luoghi pubblici, spesso inutilizzati (o utilizzati male), del nostro quartiere, dalla municipalità stessa alla zona pedonale, dalla Piazza a Mare, ai marciapiedi e ai muri. Abbiamo chiesto da subito all’amministrazione comunale di riconoscere la legittimità e il valore del nostro percorso sociale e culturale, e dunque di trovare assieme a noi soluzioni alternative per garantirne lo svolgimento in altri spazi adeguati; fin’ora ottenendo solo disponibilità, ma non risposte concrete.

Il sequestro della magistratura, per quanto con anni di ritardo e fotografando parzialmente una situazione già nota e attestata dall’esperienza rispetto alla devastazione ambientale, alle truffe e alla mancata bonifica, dà ragione e forza a chi da anni denunciava tutto questo, anche se paradossalmente, nel caso di Bancarotta, ricade pesantemente proprio sulla sostenibilità stessa di quella comunità organizzata attorno al suo spazio sociale.

Nel frattempo però continuano a non esserci chiare molte cose:

  • Quali suoli sono stati posti sotto sequestro e quali non? E con quali criteri? Perchè le attività che insistono a pochi metri dai terreni inquinati (come i vari arenili sul litorale di Coroglio o gli stessi uffici della Bagnoli Futura e la Porta del Parco) continuano a funzionare?

  • Come mai, accanto alle responsabilità penali, non vengono indicate le responsabilità politiche del disastro di Bagnoli?

  • Qual è il senso di quanto disposto dalla magistratura in merito alla bonifica di fronte alla situazione finanziaria (disastrosa) di Bagnoli Futura e dell’assenza di un progetto chiaro su Bagnoli da parte dell’amministrazione comunale?

  • La magistratura intende tenere conto degli interessi speculativi che ancora si muovono sulla riqualificazione dell’area ovest di Napoli dentro e oltre l’area Ex Italsider e il ruolo che essi svolgono in merito alle vicende dell’inchiesta, ma anche della battaglia per la spiaggia pubblica, della vicenda dell’incendio di Città della Scienza, della crisi del complesso Zoo/Edenlandia, della Mostra d’Oltremare, e della dismissione della base Nato?

Questi ed altri interrogativi ci accompagnano, coscienti di poter trovare le risposte e fare chiarezza e giustizia solo attraverso la mobilitazione popolare e la partecipazione. Per fare questo chiediamo il sostegno e la vicinanza dei tanti che ci hanno attraversato e conosciuto. Pronti a riprenderci il nostro spazio vitale, determinati a prenderci tutto!

Bancarotta Bagnoli

FB Bancarotta

BLOG https://bancarottabagnoli.wordpress.com/

E-MAIL bancarotta.bagnoli@gmail.com

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Comincia la settimana della rabbia di Bagnoli | Sequestro popolare di Bagnoli Futura

COMINCIA LA SETTIMANA DELLA RABBIA DI BAGNOLI
::: Sequestro popolare degli uffici di Bagnoli Futura
::: Rinomina di Piazza Bagnoli e di via Coroglio come Piazza Babilonia e via della Bonifica

Comincia oggi la settimana della rabbia di Bagnoli:

Stamattina dopo aver rinominato le targhe di Piazza Bagnoli e di via Coroglio come Piazza Babilonia e via della Bonifica..

Via Coroglio - Via della Bonifica

Via Coroglio – Via della Bonifica

Piazza Bagnoli - Piazza Babilonia

Piazza Bagnoli – Piazza Babilonia


Una cinquantina di cittadini di Bagnoli, attivisti del laboratorio Bancarotta, e del Comitato Cittadino di Lotta per la Bonifica, gli Spazi Sociali e la Chiusura di Bagnoli Futura, ha posto sotto sequestro popolare gli uffici di Bagnoli Futura Spa e l’area della Porta del Parco 
per incapacità politica, devastazione ambientale, e truffa.

Le indagini della Magistratura ed il sequestro dell’area ex-Italsider ed ex-Eternit confermano quello che diciamo e denunciamo da anni insieme ad altre realtà di lotta: per decenni un territorio saccheggiato, devastato, distrutto, fiumi di denaro pubblico e promesse durante tutte le campagne elettorali. Crediamo sia necessario coordinare le forze sane presenti sul territorio, dalle associazioni, ai movimenti di lotta ai comitati, singoli abitanti del territorio per la costituzione di un comitato popolare che inizi una campagna di mobilitazione e lotta con al centro alcuni punti fondamentali:

– OSSERVATORIO SULLA BONIFICA
– COSTITUZIONE IN PARTE CIVILE NEL PROCESSO IN CORSO
– CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE: REQUISIZIONE DI TUTTI I BENI MOBILI E IMMOBILI E DEI CAPITALI CHE FANNO CAPO A TUTTI COLORO CHE PER 20 ANNI HANNO GESTITO BAGNOLI FUTURA E I LAVORI DELLA FANTOMATICA BONIFICA.
– IMMEDIATA CHIUSURA DI BAGNOLI FUTURA PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO PERMANENTE SULLE TEMATICHE DEL LAVORO, CASA, AMBIENTE , SERVIZI, BENI E SPAZI SOCIALI

||| ___ La settimana della degna rabbia di Bagnoli ___ |||
||| ___ Verso l’assemblea popolare di Sabato 20 aprile ___ |||

::: Sab 13 aprile | ore 20.00 | Villa Medusa >> APPUNTAMENTO per esporre uno striscione e fare un intervento dal palco del concerto di Enzo Avitabile all’arenile per Bonifica e Spazi sociali

::: Dom 14 aprile | ore 10.00 | Zona pedonale Viale Campi Flegrei (adiac. cumana Bagnoli) >> Partecipiamo all’ASSEMBLEA pubblica in piazza per Villa Medusa e Bagnoli

::: Dom 14 aprile | ore 14.00 | litorale coroglio >> volantinaggi e iniziative comunicative contro l’America’s Cup

::: Lun 15 aprile | ore 9.00 | Piazza Bagnoli >> APPUNTAMENTO per re-intitolare la piazza come Piazza Babilonia e INIZIATIVE COMUNICATIVE sul quartiere per denunciare il fallimento di Bagnoli Futura e chiedere la bonifica

::: Mar 16 aprile | ore 16.00 p.m. | Palazzo S. Giacomo (Comune) >> Incontro col Sindaco sulla questione Spiaggia Pubblica e consegna del documento di richieste ufficiali di Bancarotta e Villa Medusa

::: Mer 17 aprile | dalle ore 10.00 | Piazza Bagnoli >> PRESIDIO permanente e AZIONI per la Bonifica, la salvaguardia degli spazi sociali e la chiusura di Bagnoli Futura

::: Mer 17 aprile | dalle ore 16.00 | Locali della X Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta >> Svolgiamo i LABORATORI di BancaLab nei locali della X Municipalità

::: Gio 18 aprile | dalle ore 9.00 | Piazza Municipio >> PRESIDIO in occasione del consiglio comunale straordinario su Bagnoli e INIZIATIVE COMUNICATIVE contro l’America’s Cup per chiedere le dimissioni di Hubler, ex presidente di BagnoliFutura, dalla presidenza della cabina di regia ACN

::: Ven 19 aprile | ore 9.00 | Piazza Garibaldi >> MANIFESTAZIONE Regionale contro la precarietà (Migranti, Disoccupati, Studenti, Lavoratori, Movimenti di Lotta)

::: Sab 20 aprile | Zona Pedonale Viale Campi Flegrei >> ASSEMBLEA POPOLARE CITTADINA sul futuro della zona occidentale di Napoli con la presenza del Sindaco

Rassegna stampa:
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/04/15/news/bagnolifutura_occupata_la_sede_da_cinquanta_cittadini-56674594/
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/fotogallery/campania/2013/04/bagnolifutura_occupata/gli-attivisti-occupano-bagnoli-futura-212652412861.shtml#4

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