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Continua la lotta contro lo Sblocca-Italia: il 3 gennaio tutti a Gesualdo contro le trivellazioni!

Se invadi le montagne… stai attento ai lupi!

UN ANNO DOPO. NO TRIV: LA LOTTA CONTINUA
Un anno fa si teneva a gesualdo la prima grande manifestazione contro le trivellazioni petrolivere.
Da allora, grazie all’appoggio incondizionato del nuovo presidente del Consiglio, i progetti delle multinazionali dell’oro nero hanno avuto una netta accellerazione.

Il Parlamento, anche con il voto favorevole di quelli che solo a chiacchere si dicono No Triv, ha approvato la devastante legge Sblocca Italia, che apre a speculazioni di ogni tipo: improbabili corridoi autostradali e ferroviari, inceneritori, privatizzazione dell’acqua, false bonifiche, nuove discariche… e, naturalmente, trivellazioni petrolifere, traducendo sul piano ambientale la devastazione ceh il Jobs Act prefigura dal punto di vista lavorativo e sociale.

Nonostante gli insulti del presidente del Consiglio, senza che alcuno dei rappresentanti istituzionali eletti con i suffragi del territorio proferisse parola, quei ” quattro comitatini” non si arrendono, coinvolgono ogni giorno piu persone ed incalzano sempre piu da vicino le istituzioni. Si moltiplicano gli incontri informativi, si diffondono le ragioni scientifiche e politiche che ci spingono al rifiuto dei progetti petroliferi, crescono le manifestazioni di protesta. Aumenta il divario tra le popolazioni ed un ceto partitico che, per incapacità o connivenza, si mostra disposto a svendere l’oro vero delle nostre terre con l’oro nero destinato ad arricchire solo pochi speculatori.

Ora tocca anche a te. Il nemico che abbiamo di fronte, dispone di ingenti risorse ed innumerevoli agganci. Solo la partecipazione consapevole ed attiva di tutta la popolazione è in grado di arrestarne l’avanza. Se tieni al tuo futuro e a quello dei tuoi cari, se ami la tua terra, smetti di delegare ad altri la difesa dei tuoi interessi e scegli da che parte stare, scegli di lottare.
SE INVADI LE MONTAGNE, ATTENTO AI LUPI!
coordinamento NoTriv Irpinia-Sannio

 

 

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PER LE PARTENZE DA NAPOLI

Autobus da Napoli per la manifestazione regionale contro le trivellazioni e contro lo sbloccaitalia del 3 gennaio a Gesualdo. Come per la manifestazione del 7 novembre a Bagnoli: difendiamo i nostri territori dalla devastazione e dalla speculazione. La lotta è unica!

Appuntamento per la partenza ore 11.00 piazza Garibaldi (Hotel Ramada vicino Inps)
5 euro A/R – per confermare la presenza sul bus e per più info inviate una mail a napolinotriv@gmail.com

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Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia

Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia @ L'Asilo

Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia @ L’Asilo

COMUNICATO FINALE

Ad un mese dalla mobilitazione di Bagnoli del 7 Novembre, sull’onda delle mobilitazioni di questi mesi (da Potenza alle marce contro il biocidio) si è svolta la prima partecipatissima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia.

Un primo importante momento di confronto, con centinaia di partecipanti, tra realtà, organizzazioni, coordinamenti, comitati e resistenze territoriali con l’obiettivo di costruire unitariamente una campagna contro la legge SbloccaItalia, inserita all’interno di una generale aggressione del capitale alle condizioni di vita, economiche, sociali ed ambientali.

L’articolato del decreto è una raffica di misure per la svendita del patrimonio immobiliare pubblico, la deregolamentazione degli interventi edilizi, il rilancio indiscriminato delle grandi opere inutili, l’incentivazione degli strumenti finanziari a servizio della speculazione, la promozione degli impianti per l’incenerimento dei rifiuti, commissariamenti, l’agevolazione delle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, la proliferazione di gasdotti e gassificatori.

Passato con l’ennesima fiducia al Senato con l’accelerazione da parte dell’esecutivo, il governo con lo Sblocca-Italia è riuscito paradossalmente nell’intento di unire le tante vertenze territoriali.

L’esigenza di una campagna nazionale nasce non solo per includere le singole vertenze in un contenitore che le rafforzi ma anche e soprattutto a prefigurare un movimento effettivamente unitario che contrasti questo decreto nella sua interezza essendo inserito organicamente nella logica politica che ispira tutte le controriforme del governo Renzi sul lavoro, la scuola, la casa, il governo del territorio, i servizi locali: dal Jobs act alla Buona scuola, dalla legge Lupi sull’urbanistica al Piano casa.

L’assemblea esprime l’esigenza di costruire in maniera condivisa, con i tempi ed i passaggi opportuni, uno spazio di coordinamento che connetta tutte le vertenze in prospettiva di un superamento della pur positiva esperienza delle reti di mutuo soccorso.

Si valuta positivamente la proposta di una mobilitazione coordinata sui territori da realizzarsi entro fine Dicembre, possibilmente lo stesso giorno, per spingere le Regioni ad impugnare lo Sblocca-Italia di fronte alla Corte Costituzionale.

Sul piano organizzativo, e’ stata condivisa la proposta di costruire una assemblea nazionale attraverso assemblee di macro area. Il 14 dicembre si terra’ presso Pescara la assemblea delle realtà di Abruzzo, Molise e Marche. Per quanto riguarda il Sud, si e’ espressa l’esigenza di ampliare la rappresentatività dell’assemblea di oggi, lavorando ad un nuovo momento d’incontro anche con altre realtà meridionali; per tale incontro si e’ individuata la data del 18 gennaio, presso un luogo più baricentrico rispetto al sud quale la Certosa di Padula – Salerno. Attraverso questo appello ed i contatti con i comitati attivi del nord , si sollecita la convocazione di un assemblea di macro-area anche nel Nord. In modo da arrivare ad un assemblea nazionale verso la metà di Febbraio con la proposta all’ordine del giorno di una mobilitazione unitaria e nazionale contro lo Sblocca-Italia.

Ribadiamo che chi “devasta e saccheggia” è lo Stato, il quale mentre attacca le comunità che si oppongono ai processi speculativi assolve chi inquina ed uccide come nel caso del processo Eternit.

La generalizzazione delle lotte è la risposta politicamente più forte all’ondata repressiva che sta montando contro le esperienze di resistenza sui territori: dalla NoTav a Bagnoli, passando per le accuse ai NoTriv lucani, fino ai NoMuos.

Le varie iniziative che si svilupperanno sui territori già calendarizzate potrebbero condividere l’utilizzo di un unico canale comunicativo (anche attraverso hashtag in rete “No #SbloccaItalia”) che dia il senso della costruzione di un unico coordinamento inclusivo.

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Calendario delle iniziative sui territori

Sabato 13 Dicembre

Assemblea pubblica “StopBiocidio” all’Auditorium di Caivano

Manifestazione a Cagliari contro le servitù militare della Sardegna

Venerdi 19 Dicembre

Manifestazione “Difendiamo Taranto – No a Tempa Rossa” h 17:00 Zona Palamazzola

Per fine Dicembre – Manifestazione e Presidi a Pisticci ed altrove

Sabato 3 Gennaio Irpinia – Gesualdo

Manifestazione contro il Pozzo Gesualdo 1

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Prima Assemblea del Centro-Sud contro lo Sblocca-Italia

Partecipanti: Laboratorio Politico Iskra, Assise cittadina per Bagnoli, Coordinamento Studenti Flegrei, Stop Biocidio, Comitato No Inceneritore di Giugliano, Bancarotta/Lido Pola Bagnoli, Stop Tempa Rossa di Taranto, No Triv Potenza – Coordinamento Basilicata, Rap Molise, Zer081, Attac Napoli, StopTTip, Cantiere Sociale Chiaiano, Lab. Occ. Insurghencia, Coordinamento Nazionale No Triv – Sez.Basilicata, Communia Lazio, Rete Campana Salute Ambiente, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Coord. Regionale Acqua Pubblica Campania, Rete Ambiente e Salute Salerno, PRC Salerno, Laboratorio sociale per i beni comuni – Potenza, L’altra Europa/L’altra Campania, No Triv Sannio, No Triv Irpinia, Abruzzo Social Forum, Forum abruzzese – Movimenti per l’Acqua, Coordinamento Comitati Fuochi, Usb/Ross@, Usb – Gruppo di lavoro Società Partecipate, Radio Vostok, Isde Salerno, Isde Puglia, Laboratorio Politico Kamo.

 

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Da Zero81.org: #Napoli sotto attacco nella partita decisiva tra l’Europa neoliberale e l’Italietta delle grandi opere bloccate

Pubblichiamo di seguito un articolo sulla fase politica in città da Zero81.org

#Napoli sotto attacco nella partita decisiva tra l’Europa neoliberale e l’Italietta delle grandi opere bloccate

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Sotto attacco dell’idiozia
L’omicidio di Davide Bifolco, quello di Ciro Esposito, la cronaca, la sociologia, le inchieste televisive sul caffè e la pizza; il commissariamento di Bagnoli, la sospensione di De Magistris, la criminalizzazione dei movimenti sociali, dai disoccupati agli studenti passando per gli spazi sociali, la retorica sulla legalità; gli editoriali del Corriere del Mezzogiorno, de Il Mattino. Uniamo i puntini, leggiamo il disegno: Napoli, la nostra città, è sotto attacco.
Non si tratta di un complotto, ma di una scomposta strategia di restaurazione. I protagonisti sono noti: i poteri forti, i costruttori, i gruppi editoriali, le fondazioni, i baronati accademici, le lobby delle discariche e degli inceneritori, le associazioni di categorie del commercio e dell’industria, i partiti politici – il PD, Bassolino e il vecchio “carrozzone” del centrosinistra campano, e le destre, da un lato quelle in giacca e cravatta, istituzionali, dirigenziali e di governo, e le “destre sociali”, i fascisti, i mazzieri, la mano manovrata e corrotta del potere costituito, dall’altro –, infine “l’armata dei sonnambuli”: quella massa di cittadini delusi, disorientati, vittime della loro stessa condizione e delle passioni tristi che si porta dietro.
In questo scenario prendono posto gli opportunismi di sorta: pezzi di ceto politico in cerca di ricollocazione e di riciclaggio, blocchi sociali organizzati attraverso le vecchie strategie dei privilegi, delle promesse dei “posti di lavoro”, delle “corsie preferenziali”.
Di fronte a tutto ciò sarebbe troppo stupido o troppo pavido, non dare una chiave di lettura, prendendo posizione ed assumendosene la responsabilità.

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Contro Renzi e lo Sblocca-Italia: un appello a scendere in piazza il #7nov

21 OTTOBRE h17:00 ALL’EX-ASILO FILANGIERI

Assemblea pubblica
IL 7 NOVEMBRE TUTTI A BAGNOLI CONTRO
“SBROCCAITALIA” E LE POLITICHE DEL GOVERNO RENZI

IL 7 NOVEMBRE RENZI VERRA’ A BAGNOLI PER CELEBRARE LA PRIMA APPLICAZIONE DI UN PROVVEDIMENTO ULTRALIBERISTA ED AUTORITARIO CHE DEVASTA I TERRITORI E LA DEMOCRAZIA!

QUEL GIORNO BAGNOLI DEVE ESSERE IL CENTRO PER UNA PROTESTA GENERALE E NAZIONALE CHE AFFOSSI QUESTO DECRETO ED UNIFICHI LE LOTTE SOCIALI E AMBIENTALI CONTRO IL GOVERNO RENZI!

Facciamo appello a tutte le realtà organizzate, collettivi, comitati territoriali e di lotta, associazioni e singoli a partecipare a questa assemblea pubblica per contribuire nella costruzione degli appuntamenti
verso la mobilitazione del 7 Novembre a Bagnoli

Renzi non stare sereno: statt a cas!

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Occupato il cantiere di Corporea a Città della Scienza – Renzi & co. “Stateve ‘a casa”: stop speculazione e privatizzazioni a Bagnoli

COMUNICATO STAMPA

Occupato il cantiere di Corporea a Città della Scienza – Renzi & co. “Stateve ‘a casa”: stop speculazione e privatizzazioni a Bagnoli

Stamattina alcune decine di attivisti del comitato “Una spiaggia per tutti” hanno occupato per alcune ore le impalcature del cantiere del museo Corporea a Città della Scienza in via Coroglio, mentre un presidio volantinava e megafonava lungo la strada; la manifestazione intendeva protestare contro la firma dell’accordo di programma per la ricostruzione di Città della Scienza, prevista per domattina in occasione della visita a Napoli del premier Renzi. “Non si può ricostruire sull’area destinata a spiaggia pubblica” dicono Massimo Di Dato dell’Assise per Bagnoli e Domenico di Bancarotta, “Città della Scienza va trasferita come prescrivono le leggi, i piani urbanistici e la delibera firmata da 13mila napoletani ed approvata due anni fa dal consiglio comunale”. Il comitato contesta anche le modalità della firma, che avviene a Ferragosto “senza una discussione in consiglio, che la giunta ci ha rifiutato”. Ed accusano: “a fronte di nessuna garanzia sulla bonifica, si regalano 40 milioni di euro alla fondazione Idis, senza aver chiarito gli obiettivi dell’incendio e senza che Città della Scienza abbia certificato la bonifica delle sue aree”. La firma di Renzi “ è un’operazione di facciata per mascherare la prossima speculazione su Bagnoli, con la modifica del piano urbanistico e l’ingresso di Fintecna nell’affare, senza trasparenza e controllo democratico sui processi”.

STOP SPECULAZIONE E PRIVATIZZAZIONI A BAGNOLI!!!

Fermiamo ‪#‎Renzi‬ e i privati al saccheggio di ‪#‎Bagnoli‬!

‪#‎spiaggiapubblica‬ ‪#‎bonifica‬ ‪#‎salute‬ ‪#‎dignità‬

‪#‎13A‬ ‪#‎Napoli‬ Aspettando #Renzi

 

 

Di seguito il testo dell’appello presentato in Consiglio Comunale il 7 agosto 2014 durante un blitz dei movimenti:

IL 14 AGOSTO SI FIRMA UN ACCORDO CONTRO LA CITTA’ !

FERMIAMO LA SPECULAZIONE SULL’AREA DI BAGNOLI !

Il Presidente del Consiglio Renzi sarà a Napoli il 14 agosto per firmare con Regione, Provincia, Comune e fondazione Idis gli accordi su Bagnoli: lo annunciano i giornali e la Giunta comunale, che spaccia questo evento come la grande occasione per rilanciare la riqualificazione dell’area.

In realtà con questa firma si consumerà una truffa a danno dei cittadini, affossando il recupero integrale del litorale di Bagnoli alla pubblica balneazione. Sarà infatti autorizzata la ricostruzione di Città della Scienza sull’area destinata a spiaggia pubblica, in violazione di piani urbanistici, leggi dello Stato e vincoli sul paesaggio, nonchè della delibera d’iniziativa popolare sottoscritta da oltre 13mila napoletani ed approvata due anni fa dal Consiglio comunale. Il Governo, mentre lesina i fondi per la bonifica di Bagnoli, non esita insieme alla Regione a finanziare la ricostruzione di Città della Scienza con oltre 40 mln di euro, foraggiando quella fondazione Idis che da vent’anni vive di abbondanti sovvenzioni pubbliche; e questo mentre l’indagine giudiziaria in corso sull’incendio di due anni fa ipotizza scenari inquietanti sulla cosiddetta “pista interna”, che vedrebbe coinvolto personale di Città della Scienza.

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Danneggiamenti e intimidazioni all’ex banca sotto sequestro: liberiamo Bancarotta dalla (in)custodia giudiziaria.

COMUNICATO: Danneggiamenti e intimidazioni all’ex banca sotto sequestro: liberiamo Bancarotta dalla (in)custodia giudiziaria.

 

Da realtà che si batte per la riqualificazione dal basso degli spazi abbandonati al degrado, sia dal pubblico che dal privato, non abbiamo mai smesso di vigilare sullo stato dell’arte della struttura di Bancarotta, anche durante il sequestro della magistratura.

Il Primo Maggio scorso, assieme a centinaia di cittadini, dopo il corteo che ha attraversato Fuorigrotta, Cavalleggeri e Bagnoli, abbiamo riaperto simbolicamente quello spazio per ribadire chiaramente che quei sigilli sono ormai una farsa.

Il corteo del Primo maggio riapre simbolicamente Bancarotta

Il corteo del Primo maggio riapre simbolicamente Bancarotta

 

Per tanti motivi: perchè la Bagnoli Futura SpA ha potuto continuare, nonostante il sequestro e le indagini a carico dei suoi ex dirigenti per Truffa e Disastro Ambientale, le sue attività; perchè il sequestro non ha condotto fin’ora a fare luce sul reale stato dell’arte dell’inquinamento dei suoli e sulle responsabilità sulla mancata bonifica; perchè tale sequestro ha finito per salvaguardare le botteghe delle cricche speculative che insistono sul litorale senza far luce su un evidente disegno criminale di messa in discussione dei vincoli urbanistici e ambientali previsti dagli strumenti di piano; perchè un sequestro in questi termini è inutile, dispendioso e finisce col favorire gli stessi interessi criminali che dovrebbe sanzionare, colpendo invece chi dal basso denuncia e prova a praticare un’altra strada per la riqualificazione dal basso del territorio. E potremmo continuare a lungo, come non abbiamo mai mancato di fare nelle decine di iniziative di denuncia, di sensibilizzazione e di lotta che assieme ad altri abbiamo promosso e costruito in questi anni.

Il Primo maggio, con la riapertura simbolica dello spazio avvenuta da parte di un intero corteo, abbiamo lanciato un appello affinchè i sigilli non condannassero quello spazio, che è una risorsa per tutto il quartiere, all’abbandono e al degrado da cui l’avevamo tirato fuori, chiamando in causa l’amministrazione comunale, e la stessa magistratura (che ad oggi ancora non ha rimosso la custodia giudiziaria del sequestro alla Bagnoli Futura Spa), le quali sono però rimaste sorde. Oggi succede ciò che avevamo ravvisato.

 

Sabato 28 giugno ci preparavamo a costruire un’iniziativa pubblica assieme al Comitato Una Spiaggia per Tutti e ai movimenti che si battono per la spiaggia pubblica. L’ultima di quattro iniziative dedicate al diritto al mare e alle spiagge di Napoli.

Su via Coroglio, transitando come al solito e gettando un’occhiata all’interno della struttura di Bancarotta, ci sembra di notare qualcosa che non quadra: il cancello sembra essere socchiuso.

Murale realizzato per l'iniziativa di Una spiaggia per tutti di fronte a Bancarotta

Murale realizzato per l’iniziativa di Una spiaggia per tutti di fronte a Bancarotta

Durante la realizzazione di un murale in via Coroglio transitavamo vicino Bancarotta, e siamo dunque andati a vedere da vicino cos’era successo: il cancello principale mancava del catenaccio e mostrava evidenti segni di forzatura, lo spesso vetro antiproiettile della parte inferiore sinistra della porta d’ingresso era ridotto in frantumi e la restante parte destra delle vetrate riportava la scritta “Morte”, dipinta dall’interno perché fosse leggibile all’esterno. Tutt’intorno tracce di vernice e segni di vandalizzazione. Non siamo riusciti a vedere cos’era successo all’interno ma possiamo immaginare benissimo il peggio. Abbiamo segnalato questo fatto agli agenti di polizia facendogli notare che invece di marcare a uomo un’iniziativa pubblica, come si trattasse di un coacervo di criminali, avrebbero fatto meglio il loro dovere andando ad accertare quest’infamia. Ovviamente le solite risposte: “faremo rapporto..” “provvederemo per quel che ci compete”.

Segni dei danneggiamenti visibili a malapena dall'esterno

Segni dei danneggiamenti visibili a malapena dall’esterno

Alcune attiviste del Comitato si sono recate dunque al commissariato per fare una segnalazione ufficiale, preoccupate dalla probabile inadempienza della segnalazione fatta sul posto, e soprattutto per cautela di fronte a quelle che sembrano delle vere e proprie minacce e intimidazioni, pur sapendo che nessuno si sente tutelato dalle forze dell’ordine a Bagnoli, che fanno comunella coi poteri forti e trattano come criminali chiunque chieda giustizia.

La verità è che questa infamia dell’atto vandalico ci ha lasciati arrabbiati e preoccupati. In merito alle scritte “morte” non è chiaro se si tratti di un atto minatorio o meno e in merito non siamo in grado di pronunciarci, non avendo elementi a sufficienza per individuare una presunta responsabilità.

Lampante, invece, è la negligenza e il pressapochismo assoluti con cui le autorità competenti hanno affrontato una situazione che a Bagnoli va avanti da oltre un anno: da quel famoso 11 aprile 2013, data in cui il collettivo di Bancarotta scelse di lasciare lo stabile prendendo atto delle disposizioni prese dalla Magistratura che sequestrò l’intera area ex Italsider in virtù delle indagini per truffa allo Stato e disastro ambientale sugli ex dirigenti della Bagnolifutura: l’unica realtà, lo ribadiamo, ad aver risentito di tali misure sembra esser stata la nostra. Gli altri (Bagnoli Futura Spa, gestori balneari, Città della Scienza, circolo Ilva) nonostante le circostanze (indagini, sequestri, abusi e controversie) hanno continuato a fare i loro comodi.

Quindi quali ulteriori effetti ha ottenuto il sequestro? uno spazio pubblico, che abbiamo liberato e curato personalmente per oltre dieci mesi perché fosse nuovamente utile e accessibile alla cittadinanza tutta, è ritornato all’incuria e al degrado a cui era stato sottratto. Nessun tipo di vigilanza è stata assicurata a un bene comune nonostante fosse e sia ancora sotto sequestro, per di più in maniera del tutto incongrua rispetto alle altre attività nelle vicinanze, ugualmente sequestrate ma comunque mai effettivamente interrottesi.

Del custode giudiziario, che dopo lo scioglimento della Bagnoli futura risulta un’entità puramente nominale, neanche l’ombra: pare così che una risorsa collettiva come quella che Bancarotta è stata debba vedersi condannata a essere oggetto di sciacallaggio e di vandalizzazione da parte di chiunque voglia.

 

A tutti – cittadini, attivisti, movimenti di Bagnoli, dell’area flegrea e di Napoli e non; istituzioni – amministrazione comunale, magistratura, forze dell’ordine; e a tutti coloro che hanno a cuore questa terra ci sentiamo perciò di dire alcune cose semplici.

Ci sentiamo di dire che attualmente su quello spazio non c’è alcuna custodia, né giudiziaria né di altro tipo, al di fuori dell’attenzione che una comunità di cittadini e di attivisti continua ad avere per la struttura.

Che le istituzioni – magistratura, forze dell’ordine, amministrazione comunale e bagnoli futura – si stanno assumendo la responsabilità di condannare al vandalismo e al degrado una struttura che era stata riqualificata e rifunzionalizzata con il lavoro autorganizzato di una comunità.

Che Bagnoli di fronte a tutto questo non può rimanere a guardare.

Liberiamo Bancarotta dalla (in)custodia giudiziaria!

 

Bancarotta 2.0 – Lido Pola liberato

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#4Mar Cronaca di un (Dis)accordo

Le dichiarazioni dei politici e la stampa hanno in gran parte oscurato o travisato il senso di una giornata, che non è iniziata e finita dentro il perimetro di Città della Scienza. Vogliamo raccontare come abbiamo vissuto noi la giornata del 4 marzo.

#bonifica #salute #spiaggiapubblica

#bonifica #salute #spiaggiapubblica

Il 4 marzo, ad un anno esatto dall’incendio, a Città della Scienza tornano le sirene della ricostruzione in loco: politici, imprenditori e lobby si nascondono dietro il millantato prestigio della struttura per mettere una pietra tombale sulla realizzazione della spiaggia pubblica, chiesta da 14.000 cittadini napoletani, e per garantire l’ennesima grande operazione speculativa sul litorale bagnolese, in barba alla salute dei cittadini, ai piani urbanistici, alla tutela dell’ambiente e al buon senso. 64 milioni di € per ostinarsi a ricostruire Città della Scienza sulla spiaggia, laddove le scuole cadono a pezzi, mancano i servizi (chiudono scuole, ambulatori, trasporti etc.): l’ennesimo schiaffo ai bagnolesi e ai napoletani. Avevamo spiegato come la pensiamo, abbiamo raccontato la nostra su: Il movimento che vogliamo per Bagnoli

mobilitDopo assemblee e confronti con i comitati cittadini e i movimenti del territorio e della città, abbiamo indetto un presidio in Piazza Bagnoli.

MANIFESTO 4 marzo il Governo Renzi a Città della Scienza.. imprenditori e politici all'assalto di Bagnoli! Hanno sabotato la bonifica e privatizzato il litorale.. Ora vogliono svendersi Bagnoli. FERMIAMOLI!! Fuori Città della Scienza e gli speculatori dalla spiaggia! Strappiamo a Fintecna e Caltagirone le aree industriali dismesse! Vogliamo una vera bonifica, la spiaggia pubblica, il parco verde! CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE!

MANIFESTO
4 marzo il Governo Renzi a Città della Scienza.. imprenditori e politici all’assalto di Bagnoli!
Hanno sabotato la bonifica e privatizzato il litorale.. Ora vogliono svendersi Bagnoli.
FERMIAMOLI!!
Fuori Città della Scienza e gli speculatori dalla spiaggia!
Strappiamo a Fintecna e Caltagirone le aree industriali dismesse!
Vogliamo una vera bonifica, la spiaggia pubblica, il parco verde!
CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE!

Cronaca di un (DIS)accordo

  • 9.30: I manifestanti si raggruppano in piazza Bagnoli mentre a Città della Scienza si prepara l’apertura dei cancelli. Tanti gli striscioni che recitano i più disparati slogan; c’è anche un totem indiano fissato al centro della piazza, simbolo del carnevale di Bagnoli 2014.
    In piazza associazioni, comitati, delegazioni dei movimenti di lotta di Bagnoli e di tutta la città.
  • 10.15: Tutte le vie d’accesso alla piazza vengono bloccate, si susseguono interventi al megafono e volantinaggi per chiarire le motivazioni e le posizioni delle persone impegnate in piazza.
  • 12.00: Si decide di partire in corteo per le strade di Bagnoli, passando dall’area pedonale alle strade centrali del quartiere, dalla sede del PD di Bagnoli al mercatino coperto, distribuendo volantini e rilasciando interviste ai giornalisti di alcune testate online e cartacee della città.

il concentramento in p.za Bagnoli

il concentramento in p.za Bagnoli

un momento della manifestazione

un momento della manifestazione

  • 13.oo: Il corteo raggiunge Bagnoli Futura che alla vista dei manifestanti chiude il cancello di ingresso della struttura. Alcune persone riescono ad entrarvi sollevando gli striscioni che hanno caratterizzato il corteo lungo tutto il percorso: Bonifica, Salute e Spiaggia Pubblica.
  • 14.00: Si prova a ritornare a Piazza Bagnoli per concludere il corteo in maniera pacifica, ma le forze del disordine inspiegabilmente provano a fare muro tra i manifestanti e la piazza. Fallito il tentativo di bloccare il corteo, i manifestanti raggiungono finalmente la piazza di corsa per avanzare davanti le camionette poste a blocco della strada.
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la polizia in assetto antisommossa insegue il corteo su via Nuova Bagnoli

il corteo si ricompatta e ritorna in Piazza Bagnoli

il corteo si ricompatta e ritorna in Piazza Bagnoli

All’arrivo nella piazza il corteo si scioglie per ritrovarsi tutti alle ore 16:00 in assemblea al Lido Pola per decidere sul da farsi in vista dell’imminente incontro per la firma, previsto un’ora dopo.

  • 17.00: Si arriva davanti i cancelli di Città della Scienza, parte dei dimostranti riescono ad entrare per osservare la situazione all’interno scortati costantemente dal vigile occhio di alcuni “collaboratori” di Città della Scienza. Un altro gruppo invece attende all’esterno della struttura chiedendo di poter esprimere la propria idea ed esponendo alcuni striscioni di denuncia. Da notare il cospicuo schieramento di forze dell’ordine armate di scudi, caschi e manganelli pronte a disperdere la voce del dissenso perché non si rovini la passerella istituzionale del ministro Giannini e che tutto avvenga senza alcuna voce di dissenso. All’interno come all’esterno non mancano le provocazioni di alcuni individui – dipendenti di Città della Scienza, guardiani, agenti provocatori e imprenditori della zona – ai manifestanti.
  • 18.00: Constatando l’insistenza dei manifestanti i celerini in piazza decidono di cominciare ad intimidire un po’ la folla schierandosi e provando ad avanzare verso di essa. A passo lento arrivano persino a schiacciare contro il muro i manifestanti che inermi indietreggiavano, scatenando inutili tensioni, immotivatamente, in classico stile militare.

In generale, la  partecipazione del pubblico cittadino all’iniziativa di Città della Scienza è comunque stata un flop: la Sala Newton non era riempita che per metà; la gente, quella che è arrivata durante la giornata, è tutta fuori, in giro per la struttura, o già tornata verso casa. Ad animare i padiglioni sono rimasti soltanto i lavoratori di Città della Scienza e la polizia e gli agenti della Digos, impegnati questi ultimi esclusivamente nell’inutile militarizzazione dell’itera area.

la partecipazione in sala Newton

la partecipazione in sala Newton

Dopo le 19.30 arriva la notizia: l’accordo non è stato firmato. Le motivazioni non sono chiare: Regione e Fondazione Idis accusano il sindaco e la sua amministrazione di aver fatto saltare l’accordo vincolando la ricostruzione di Città della Scienza allo sblocco dei fondi per la bonifica del litorale; il vicesindaco Sodano sostiene che è stata invece la Regione a tirarsi indietro, e che i termini dell’accordo fossero già stati stabiliti settimane prima, comprendendo la bonifica.
Il governo, per bocca del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, esprime la sua delusione; arrivano a valanga dichiarazioni di parlamentari e politici dei partiti di governo, addirittura della presidentessa della Camera Laura Boldrini, tutti preoccupati per il mancato accordo e motivati a isolare De Magistris indicandolo come il responsabile del fallimento nell’intesa programmatica. È chiaro che gli interessi “bipartisan” sul rifinanziamento sono notevoli.1959380_10203133568409505_98692760_n

L’ennesimo conflitto istituzionale, l’ennesima situazione di immobilismo, e mentre ognuno – politici, imprenditori, giornalisti – dice la sua, la parola dei cittadini – comitati e movimenti – è ridotta a tifoserie e propaganda.

FOTOGALLERY

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COMMENTI E TWEETS

Noi continuiamo a muoverci! (il commento di un attivista su FB)

RASSEGNA STAMPA

Come primo articolo, cominciamo dall’informazione indipendente: segnaliamo l’ottima cronaca di NapoliMonitor
Città della Scienza, accordo saltato. Cronaca di una giornata infinita

Le dichiarazioni del sindaco De Magistris…

RaiNews
Colpo di scena alla Città della Scienza: salta l’accordo fra Comune e Regione

IlDesk: il Comune pubblica il carteggio dimostrando la responsabilità della Regione nel fallimento dell’accordo (ma per noi… chi è stato è stato… #spiaggiapubblica!)
Il “carteggio” pubblicato dal Comune: c’era l’accordo sulla bonifica di Bagnoli

Le minacce di isolamento di Caldoro
Caldoro: “Il Comune non si isoli, ricostruzione e bonifica due atti separati”

Il CorrMezz
Città della Scienza, salta l’accordo

Repubblica Napoli (non si smentiscono: ancora disinformazione! Raccontano la manifestazione dei comitati come mobilitazione contro la vendita dei suoli…)
Città della scienza, salta l’accordo

Il Mattino (del gruppo Caltagirone..)
De Magistris-Caldoro, c’è l’accordo: venerdì si firma per la ricostruzione di città della scienza

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Tutta la settimana di Carnevale: laboratori, presentazioni e mobilitazioni

24/02 h18.30 Laboratori di Chitarra, Percussioni e Batteria

25/02 h18.30 Laboratorio  Teatrale di Esplorazione corporea ed emozionale  @ Lido Pola liberato

26/02 h16.30 Laboratorio Creativo per il Carnevale a Bagnoli @ Lido Pola liberato

26/02 h21.30 Remember me? ’94-’14…. Bill Hicks night @ Lido Pola liberato

27/02 h17.30\19.30 Sportello informativo Comitato BonifichiamoBagnoli @ Lido Pola liberato

27/02 h20.00 Corso di Danze Balcaniche @ Lido Pola liberato

27/02 h20.30 Cena Sociale con Proiezione Europa League “Napoli – Swansea”

28/02 h22.00  Presentazione Video di Sasà Cosenza “Malasciorta” e “A terra Madre”
 03/03 H22.00 CARNEVAL TRASH PARTY !
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Laboratori, presentazioni, live, assemblee, cortei…. TUTTI GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA!

Ecco tutti gli appuntamenti politici e sociali della Comunità di Bancarotta a cui invitiamo tutti  a partecipare!

17/02 h18.30 Laboratori di Chitarra, Percussioni e Batteria

18/02 h18.30 Laboratorio  Teatrale di Esplorazione corporea ed emozionale  @ Lido Pola liberato

19/02 h16.30 Laboratorio Creativo per il Carnevale a Bagnoli @ Lido Pola liberato

20/02 h10.00 PRESIDIO PER TARES EQUA E TRASPARENZA SU GESTIONE AFFARE RIFIUTI/ #NO REPRESSIONE – #NO INCENERITORE

20/02 h17.30\19.30 Sportello informativo Comitato BonifichiamoBagnoli @ Lido Pola liberato

20/02 h20.00 Corso di Danze Balcaniche @ Lido Pola liberato

20/02 h20.30 Cena Sociale con Proiezione Europa League “Swansea-Napoli”

 
22/02 h10.00Piazza Garibaldi Corteo in difesa delle/dei compagni dei precari bros, della sollevazione romana e del movimento No tav, sottoposti alle misure repressive dello stato italiano.
 
 
 

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19 OTTOBRE – COMINCIA L’AUTUNNO: CHE LE FOGLIE MORTE CADANO

1069135_685029261510034_113993621_n Contro tutte le aspettative catastrofiche di giornalisti affabulatori e sinistri professionisti della politica, a Roma ieri è stata una grande giornata di mobilitazione.

Oltre 70.000 persone in piazza, tra movimenti di lotta per la casa, No Tav, No Muos, movimenti ambientalisti, studenti, precari, lavoratori e cassintegrati in lotta per il reddito e i diritti sociali: un corteo nutrito, rabbioso e intelligente, che ha resistito alle provocazioni di qualche mentecatto di Casapound e delle forze dell’ordine, senza lasciarsi spezzare mai, puntando dritto all’assedio ai palazzi del potere (Ministeri dell’Economia, del Lavoro, delle Infrastrutture) e all’acampada finale, tutt’ora in corso a Porta Pia. 

Nonostante la demonizzazione messa in atto da parte dei media, per disincentivare la partecipazione alla manifestazione prima e screditare la tenuta in piazza poi, la maturità e l’unità dimostrate nell’arco dell’intera giornata – e oltre – sono dei chiari segnali di un’esigenza sempre più forte e condivisa, quella di una sollevazione generale che abbatta le politiche di Austerity attraverso pratiche di riappropriazione che ci si auspica si moltiplichino incontenibilmente in ogni città e regione. Un pezzo sempre più consistente di questo paese è in movimento per cambiare lo stato di cose attuale, per resistere alla crisi e alla devastazione che il capitalismo impone ai nostri territori e alle nostre vite: l’assedio e l’acampada non sono che il punto di partenza di un incontenibile processo

sociale di partecipazione che va generalizzandosi e allargandosi a macchia d’olio. 

Dalla prima assemblea di stamattina si è ottenuto l’incoraggiante risultato di un tavolo con il Ministro per le Infrastrutture: un incontro incentrato sull’emergenza abitativa, che si terrà martedì con la partecipazione di altri sindaci di svariate grandi città.

Insomma, quest’autunno inaugura degnamente la caduta delle foglie morte.

E non è che l’inizio!

RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VITA!!! 

Nel frattempo, sembrerebbero ben 14 le persone attualmente in stato di fermo: domattina a Piazzale Clodio ci sarà il processo per direttissima agli arrestati a seguito degli scontri di ieri. Ma in questi casi non ci sono né buoni né cattivi:

CELESTE E SARA LIBERE SUBITO!!! 

TUTTI LIBERI, TUTTI LIBERE!!!

#tuttiliberi #19O #tuttiliberi #cominciadesso

Riportiamo di seguito l’appello lanciato in rete dagli attivisti che sono ancora a Porta Pia:

L’acampada di Porta Pia ha bisogno anche del tuo aiuto!

YES WE CAMP! E ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE!

Vieni in Porta Pia e pianta la tua tenda insieme a noi!

PER FAR FUNZIONARE L’ACAMPADA ABBIAMO BISOGNO DI:

– Tende, sacchi a pelo, cuscini e coperte: tutto quello che può servire ad affrontare la notte.
– Ciabatte, prolunghe e riduzioni elettriche perché l’acampada ha bisogno di essere alimentata a dovere!
– Chiavette internet, pc, smartphone, macchine fotografiche e videocamere, ma sopratutto persone che abbiano voglia di raccontare insieme a noi questa piazza!
– Tavoli e sedie… in in piazza siamo tanti, non solo giovani e precari ma anche famiglie!
– Viveri e beni di prima necessità di qualsiasi tipo e quantità: in piazza è già stata allestita una cucina solidale, vieni a darci una mano!
– Stoffa e bombolette, cartelloni e pennarelli, tutto quello che può aiutarci a raccontare a tutt* le nostre lotte!
– Sopratutto abbiamo bisogno di te e della tua partecipazione, perché uniti si può pretendere la luna.

AIUTACI A FAR GIRARE!
Seguici su #19O

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Open Sud: musica, lotte, controstorie || Arriva il Festival delle lotte meridionali

Open Sud: musica, lotte, controstorie || Arriva il Festival delle lotte meridionali

Un festival per le lotte meridionali

#stop_precarietà #reddito_garantito #stop_subalternità #riappropriazione #diritto_alla_casa #diritto_alla_salute #antirazzismo #beni_comuni

2-5 ottobre CINODROMO DI Fuorigrotta (Napoli)
viale Kennedy 
(a fianco ex Edenlandia, di fronte Cumana Edenlandia, 500mt Metro Campi Flegrei)

verso le giornate di mobilitazione dal 12 al 19 ottobre contro la precarietà, sul diritto al reddito e alla casa

contatti info.opensud@gmail.com

Open Sud

PROGRAMMA:

Mercoledi 2 ottobre dalle ore 22.

CONCERTO Apertura:

MC MARIOTTO
ALDOLA’ CHIVALA’
MARCO ZURZOLO
CICCIO MEROLLA
BISCA
JOVINE
FOJA
E. GRAGNANIELLO
in aggiornamento delle partecipazioni

ingresso al concerto a sottoscrizione (2 euro)

————————-

giovedì 3 ottobre

– ore 17 workshop:
INSORGENZE METROPOLITANE. STORIA E CARTOGRAFIA DELLE CITTA’ RIBELLI. 
Riflessioni a partire dal testo di David Harvey, “Città ribelli. I movimenti urbani dalla Comune di Parigi a Occupy Wall Street” (Il Saggiatore, Milano, 2013)
a cura di
Antonio Pone (Zero81 – Orizzonti Meridiani)
Bruno Martirani (Quarto Mondo – Orizzonti Meridiani)
Danilo Caracciolo (Aula LP Lettere Precarie – Orizzonti Meridiani)

– ore 20.30 Talk:
CONTROSTORIE“:
Orizzonti Meridiani, i sud e le lotte del Mediterraneo: tra linguaggi del potere e delegittimazione politica per una storia dei movimenti e delle lotte subalterni”

Francesco Festa (Orizzonti Meridiani)- discussant
Francesco Caruso (ricercatore precario)
Fulvio Massarelli (InfoAut, autore de “La collera della casbah. Voci di rivoluzione a Tunisi”)
Luca Persico “Zulù” (99 Posse crew)
Franco Piperno (Orizzonti Meridiani)
bennato opensudOre 22.00: CONCERTO

ForeMare
FRANCESCO DI BELLA – Ballads

EUGENIO BENNATO in concerto

ingresso del concerto a sottoscrizione (5 euro)

———————————

Venerdi 4 ottobre

– ore 17.00 workshop:
“DENTRO-CONTRO E OLTRE LA METROPOLI
pratiche di riappropriazione diretta e riflessioni per abitare il conflitto”,
a cura di Magnammece o pesone.

– ore 17.00 workshop, ore 20.30 il Talk:
“ROMPERE L’AUSTERITY. Cooperazione del lavoro vivo, Reddito garantito e riappropriazione dei servizi per liberarci dal ricatto”

Giso Amendola (Orizzonti Meridiani) – discussant
Marco Bascetta (Il Manifesto)
OZ Officine Zero (Roma)
Cantieri Megaride (Napoli)
Comitato Cassintegrati FIAT Pomigliano
Terre Comuni Calabria
Realtà precarie della Campania
nccp opensudOre 22:00 CONCERTO

E ZEZI 
NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE in concerto

ingresso del concerto a sottoscrizione (5 euro)

—————————————

Sabato 5 ottobre

– Ore 17 workshop sulle lotte studentesche a cura del Collettivo studenti Autonomi Napoli e della rete StudAut

– Ore 17.00 workshop – ore 20.30 TALK:

Lotte ambientali e diritto al territorio, verso l’autogoverno del ‘comune‘”

Luca Recano (Orizzonti Meridiani) – discussant
Movimento No Gas – CSOA Tempo Rosso (Alto Casertano)
Lab. Bancarotta_ Bagnoli (Napoli)
Comitato NoTriv – CSA Depistaggio (Benevento)
Comitato NoMous – CS ExKarcere, CS Anomalia (Palermo)
SPA Arrow (Cosenza)
Comitati ambientalisti campani

Dalle ore 22.00

REGGAE AGAINST AUSTERITY
Pmk family

ingresso della dancehall a sottoscrizione (2 euro)

area stand, web zone, istallazioni, info-point
precari, collettivi, reti, comitati, comunità

__________________________________________________________________________________________

Qui i materiali di presentazione degli incontri principali:

https://www.facebook.com/groups/precari/doc/544994935555771/

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Comitato “BonifichiAmo Bagnoli”: report sull’Assemblea del 30 giugno

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Dopo le mobilitazioni di questi mesi continua l’attività del Comitato di Lotta “Bonifichiamo Bagnoli”

Chi ha inquinato deve pagare! 

Bonifichiamo Bagnoli!

L’Assemblea di Domenica 30 a Viale Campi Flegrei a Bagnoli – promossa dal Comitato di Lotta “Bonifichiamo Bagnoli” – è stato un ulteriore momento di discussione tra realtà e cittadini del territorio per capire insieme come proseguire il lavoro del comitato sui punti da subito specificati: costituzione di un osservatorio partecipato dal basso sulla bonifica per capire il reale livello di inquinamento del nostro territorio insieme all’istituzione e attivazione reale di un registro tumori, scioglimento del carrozzone clientelare di Bagnoli Futura, l’attuazione del sacrosanto principio “chi ha inquinato – o non bonificato – deve pagare”, tavolo permanente su casa, lavoro, servizi e spazi sociali.

Oltre a ripercorrere gli ultimi appuntamenti e mobilitazioni che hanno visto nascere questo Comitato – si è sensibilizzato ancora una volta il quartiere rispetto a quello che sta accadendo a Bagnoli: un disastro ambientale ed una epidemia mortale a causa della contaminazione dei terreni e delle acque con agenti patogeni che si somma alla devastazione di 800 ettari di suolo e di 2 km di costa e fondale, la concentrazione di amianto, idrocarburi e metalli pesanti che superano in misura esponenziale la soglia di rischio per la salute, oltre 500 lavoratori morti per cause correlate al lavoro e 1000 abitanti uccisi dall’inquinamento ambientale. In un contesto in cui è evidente l’aumento esponenziale dell’incidenza di patologie connesse all’inquinamento, con primato del tumore a fegato e polmone.

E’ evidente come sia stato inevitabile entrare anche nel merito dei reati ipotizzati per i 23 indagati: oltre il disastro ambientale, truffa, falso e favoreggiamento. Questo per una finta bonifica come esito di 20 anni di false promesse, l’aggravamento dei precedenti livelli di inquinamento, 107 milioni di € di denaro pubblico rubati e l’occultamento di rifiuti tossici polverizzati nel terreno utilizzato per il Parco dello Sport ed in parte venduto.

Tutto questo in un contesto territoriale dove ancora incerto è il futuro di Edenlandia e Zoo, si aggrava l’inadeguatezza dei servizi pubblici, si continua a non far luce sull’incendio di Città della Scienza mentre si pensa solo a ricostruirla, il ripristino della linea di costa sembra un miraggio e irrisolta del tutto è l’emergenza occupazionale come la tutela degli spazi sociali operanti sul territorio.

All’assemblea hanno partecipato oltre le realtà organizzate del territorio e cittadini di Bagnoli anche rappresentanti dell’Associazione Mai più Amianto ed una senatrice del M5S – Paola Nugnes che conosciamo essendo nata su questo territorio. Ribadendo come Comitato la nostra autonomia politica ed indipendenza rispetto le dinamiche istituzionali e che – come Comitato – non saremo mai oggetto di passerelle di vario genere, abbiamo chiesto di proporre ed istituire una interrogazione parlamentare sulla vicenda Bagnoli.

Infine, non per ordine d’importanza, un altro obiettivo ribadito in assemblea è stato quello di costituirci parte civile al processo che vede indagati per disastro ambientale i seguenti “signori”:

– Gianfranco Mascazzini, direttore generale del ministero dell’Ambiente oggi in pensione

– Sabatino Santangelo, già presidente pro tempore della Bagnolifutura e vicesindaco

– Rocco Papa, già presidente pro tempore della Bagnolifutura e vicesindaco

– Carlo Borgomeo, direttore generale della Bagnolifutura

– Mario Hubler, direttore generale della Bagnolifutura

– Gianfranco Caligiuri, direttore tecnico della Bagnolifutura

– Maria Palumbo, direttore generale del Centro campano tecnologie e ambiente

– Daniela Cavaliere, responsabile del laboratorio Ccta

– Federica Caligiuri, autrice dei prelievi per il campionamento

– Gaetano Cortellessa, tecnico capo cantiere della Bagnolifutura

– Emizio De Vizia, amministratore pro tempo della De Vizia Transfer Spa

– Vincenzo De Vizia, amministratore delegato pro tempore della De Vizia Transfer Spa

– Angelo Marchitelli, capo cantiere per le attività di bonifica eseguite dalla De Vizia

– Francesco Nigro, direttore tecnico di cantiere per conto della De Vizia

– Claudio Moccia, direttore tecnico, amministratore della società Italrecuperi

– Raffaele Iorio, ingegnere preposto alla Direzione lavori Ati MWH Spa

– Maurizio Iorio, ingegnere preposto alla direzione lavori Ati MWH

– Alfonso De Nardo, dirigente responsabile dipartimento provinciale Arpac

– Maria Teresa Celano, dirigente responsabile area ambiente Provincia Napoli

– Giuseppe Pulli, coordinatore dipartimento ambiente Comune Napoli

– Antonio Ambretti, dirigente Arpac con funzioni Rup presso il sito di bonifica di Bagnoli

L’assemblea si è conclusa ribadendo che non saranno certo i tempi della magistratura a dettare la nostra mobilitazione ed il nostro lavoro come Comitato. Quindi rilanciamo un ulteriore appuntamento per Venerdi 5 alle ore 18:00 Viale Campi Flegrei e continuiamo a tenere aperti spazi che utilizzeremo come “infopoint” del Comitato per chiunque sia interessato a conoscere e partecipare!

Per riferimenti contatta gli infopoint:

Laboratorio Politico Iskra – ogni Lunedi ore 17:00

Lido Pola Occupato – Bancarotta

Villa Medusa Occupata

Casa del Popolo Fuorigrotta

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VERSO L’ASSEMBLEA PUBBLICA DI SABATO 25 MAGGIO – REPORT ASSEMBLEA DI DOMENICA 19 MAGGIO

947076_262444433895910_1058535823_nA pochi giorni dalla liberazione dell’ex Lido Pola, l’assemblea pubblica di domenica 19 maggio ha visto la partecipazione di molti cittadini (del quartiere e non), attivisti e realtà territoriali che hanno espresso appoggio, solidarietà e piena condivisione rispetto all’esperienza di autorecupero proposta per la struttura.

In più di un intervento, forte  è stata la sollecitazione alla concretezza: trattandosi di un luogo politicamente e geograficamente centrale, l’ex Lido Pola è stato investito da un’azione di riappropriazione dal basso che fa riemergere, per l’ennesima volta, la contrapposizione fra istituzioni assenti e soggetti animati dalla voglia di migliorare. Un discorso, questo, che va ribadito e allargato a tutte le realtà che vanno riappropriandosi di ciò che è loro, al fine di trovare soluzioni alternative reali, come, nel caso specifico, la costituzione di un comitato scientifico di ingegneri, architetti e specialisti, che consenta la configurazione di una progettualità vera e propria, anche finanziabile e, auspicabilmente, produttiva di posti di lavoro.

Rifiutando l’interlocuzione con l’amministrazione pubblica, i cui pretestuosi tempi biblici da sempre rappresentano un impedimento al soddisfacimento dei bisogni reali dei cittadini, non si vuole però incorrere nel rischio di essere additati come “semplici occupanti”: ciò che si vuole rivendicare con forza è la partecipazione attiva della cittadinanza alle dinamiche riguardanti la trasformazione territoriale, una trasformazione che in via ancora teorica contemplerebbe la realizzazione della spiaggia pubblica e la bonifica del litorale e dei fondali. Da qui, l’urgenza di fare dell’ex Lido Pola un osservatorio per ampliare e intensificare il lavoro dei comitati Una spiaggia per tutti e BonifichiAmo Bagnoli, per farne uno strumento realmente utile, attraverso le cui iniziative si possa non solo entrare in contatto con i cittadini, ma anche metterli in contatto tra loro.

Quella di Bagnoli, del resto, si delinea sempre più nitidamente come una questione cruciale della città, come della nazione. Dal processo di dismissione che fagocita insaziabilmente spazi pubblici (dalla Mostra d’Oltremare al complesso Zoo/Edenlandia, da San Laise  alla base Nato) al  sequestro “dinamico” delle aree ex Eternit ed ex Italsider, alle relative  indagini (tardive e parziali) per le già evidentissime devastazione ambientale, truffa ai danni dello Stato e mancata bonifica, risulta chiaro che questo territorio non può più essere definito “periferico”: la centralità di Bagnoli al livello nazionale (confermata, peraltro, anche della partecipazione di esponenti NoTav alla Giggin Vitton C.A.P) può farsi strada solo attraverso la costituzione di una comunità veramente resistente che crei reti d’azione oltre che di solidarietà, per giocare una partita politica che inneschi finalmente un cambiamento storico significativo.

Occorre, allora, investire se stessi in sfide apparentemente impossibili: l’autorecupero, la riprogettazione e la gestione partecipate delle funzionalità di questo spazio (che è un pungolo per l’amministrazione pubblica in merito alle questioni di spiaggia e bonifica) sono attuabili se tutti vi investono le proprie energie e si fanno, a loro volta, portatori all’esterno di queste istanze, per richiamare forze ulteriori. Soltanto così, questa discussione aperta può tradursi nella costituzione di una comunità – ben più ampia di quella di Bancarotta – che restituisca utilità reale all’ex Lido Pola, rendendolo innanzitutto agibile e attraversabile mediante un recupero sociale collettivo volto anche a contrastare i pretesti d’impraticabilità a cui s’appiglia la repressione, attualmente inaspritasi a fronte della nuova ondata di esperienze di occupazione e autogestione di spazi pubblici.

Oltre all’osservatorio, si proponeva inoltre un ragionamento sulla sfruttabilità della spiaggia antistante la struttura, con una messa in sicurezza rispetto alla quale potrebbe operare il comitato scientifico di cui ci si auspica la costituzione. Ma moltissime altre attività potrebbero restituire vita all’ex Lido Pola: da sport d’ogni genere a dibattiti, workshop e iniziative informative; dalla promozione artistica (con mostre pittoriche e fotografiche, esibizioni, eventi musicali e teatrali, presentazioni di libri, cineforum) alla divulgazione di saperi e pratiche comuni, con biblioteche, corsi e laboratori.

Nonostante proprio ieri rappresentanti del Demanio, Guardia di Finanza e concessionari dello spazio abbiano minacciato di sgomberare l’edificio (ridotto ad un covo di immondizia e abusivismo proprio a causa delle loro negligenze ultraventennali), la bonifica sociale di questo bene pubblico proseguirà, puntando sempre al coinvolgimento attivo di tutti i cittadini nel processo di autogestione e recupero dal basso: dalla pulizia ad una prima pianificazione lavorativa per la messa in sicurezza, alla ridefinizione partecipata delle funzionalità dello spazio.

Invitiamo, allora, tutti quanti ci abbiano conosciuto e sostenuto ad unirsi al nostro percorso, per affermare e difendere la legittimità di un’iniziativa il cui solo scopo è il ripristino della prerogativa sociale di uno spazio sottratto alla collettività: un obiettivo a cui tutti possono cominciare a contribuire in prima persona partecipando e dando i propri input alla prossima ASSEMBLEA PUBBLICA, fissata per SABATO 25 MAGGIO alle ore 11.30.

Frattanto, diamo appuntamento ogni giorno, dalle 8.00 in poi, all’ex Lido Pola per il presidio permanente della struttura e i lavori di autorecupero dello spazio.

CONTRO ABBANDONO E SPECULAZIONI,

SOSTIENI LA RIQUALIFICAZIONE SOCIALE DEGLI SPAZI PUBBLICI! SOSTIENI BANCAROTTA 2.0!983985_497175997016220_1146335525_n

 
Evento FB: clicca qui 
Guarda il  video su YouMedia
Sul tentato sgombero, vedi anche:
• Napolitoday – leggi articolo
• Espressonline – leggi articolo
• Radiondadurto – leggi articolo
• Contropiano – leggi articolo
• Infoaut – leggi articolo

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Tentativo di sgombero all’Ex Lido Pola liberato! | Quando il “pubblico” attacca le comunità resistenti per tutelare degrado e speculazione. |

Tentativo di sgombero all’Ex Lido Pola liberato!

| Quando il “pubblico” attacca le comunità resistenti per tutelare degrado e speculazione. |

Contro abbandono e speculazioni.. Lido Pola Resiste!!

Contro abbandono e speculazioni..
Lido Pola Resiste!!

[22/05/2013]
Stamattina, attorno alle 9.00, alcuni rappresentanti dell’ufficio del Demanio si sono presentati al Lido Pola, accompagnati dalla Guardia di Finanza e da un signore che dice di curare gli interessi degli ex concessionari, la famiglia Lombardo, con la dichiarata intenzione di identificare e sgomberare i presenti.

Dopo aver tentato di portare a termine la loro “missione” i rappresentanti del Demanio e la Guardia di Finanza sono andati via dall’Ex Lido Pola concedendo un paio d’ore di tempo, e minacciando di tornare con “altre modalità” non specificate. Da allora non abbiamo altre notizie.

L’intenzione del Demanio (che rappresenta il patrimonio pubblico, ossia della collettività) sarebbe dunque quella di sgomberare un edificio che lo stesso Demanio ha lasciato a sé stesso per oltre 20 anni, trasformandolo discarica a cielo aperto, e a un covo di abusivismo e degrado.

L’iniziativa di Bancarotta 2.0 dal 17 maggio aveva permesso l’inizio della bonifica sociale di questo bene pubblico, con un percorso di autogestione e di autorecupero dal basso: dalla pulizia ai lavori di messa in sicurezza, alla riprogettazione partecipata delle funzionalità dello spazio.

NON SIAMO DISPOSTI a subire questo tipo di provocazioni: se il Demanio vuole discutere con la comunità che ha liberato la struttura dell’ex Lido Pola può farlo sedendosi a un tavolo e fornendo innanzitutto la documentazione che fotografa lo stato di abbandono della struttura, assumendosi le responsabilità di tale spreco, che gli abitanti di Coroglio e Bagnoli e l’intera comunità pagano in termini economici e sociali.

Ci sembra naturale chiedersi quale sia la posizione del Sindaco De Magistris e dell’amministrazione comunale, impegnata nel rimpasto di giunta, alla luce delle dichiarazioni a favore delle esperienze di autogestione, recupero degli spazi pubblici abbandonati, e dei movimenti, e in particolare a fronte dell’impegno a tutelare l’agibilità del collettivo di Bancarotta, del comitato Villa Medusa, e delle altre esperienze sociali su un territorio come Bagnoli, nell’occhio del ciclone della speculazione e del fallimento della gestione pubblica da oltre 20 anni.

NON ACCETTEREMO TENTATIVI DI SGOMBERO!

Gli spazi sociali si difendono assieme: invitiamo tutti coloro che ci hanno conosciuto e sostenuto in questo percorso a raggiungerci all’Ex Lido Pola per difendere assieme l’occupazione, e affermare la legittimità di questa iniziativa!!

APPUNTAMENTO OGNI GIORNO DALLE 8.00 E PER TUTTA LA GIORNATA ALL’EX LIDO POLA PER IL PRESIDIO PERMANENTE DELLA STRUTTURA E PER I LAVORI DI AUTORECUPERO DELLO SPAZIO.

SABATO 25 MAGGIO, ALLE 11.30: ASSEMBLEA PUBBLICA AL LIDO POLA LIBERATO

BonifichiAmo Bagnoli!!
Restituiamo l’Ex Lido Pola alla città!!

autorecupero | progettazione partecipata |welfare dal basso | autogestione

NO AGLI SGOMBERI, Sì AGLI SPAZI SOCIALI!!

BANCAROTTA 2.0

Email: bancarotta.bagnoli@gmail.com
FB: facebook.com/Bancarotta – Bancarotta Bagnoli
Manifesto: bancarotta.eu

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ASSEMBLEA PUBBLICA @ LIDO POLA LIBERATO

DOMENICA 19 MAGGIO – ALLE 17:30 – @ EX LIDO POLA – via Nisida, Napoli
ASSEMBLEA PUBBLICA

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BonifichiAmo Bagnoli!! Restituiamo l’Ex Lido Pola alla città!!

autorecupero | progettazione partecipata | welfare dal basso | autogestione

a seguire CENA SOCIALE..

INVITIAMO TUTT* A PARTECIPARE
BANCAROTTA 2.O

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