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Bonifichiamo Bagnoli, restituiamo l’Ex Lido Pola alla città! | Appello pubblico per la riqualificazione dal basso dell’Ex Lido Pola, per la bonifica sociale dell’area flegrea.

Bonifichiamo Bagnoli, restituiamo l’Ex Lido Pola alla città!
Appello pubblico per la riqualificazione dal basso dell’Ex Lido Pola, per la bonifica sociale dell’area flegrea.

banca 1PREMESSA: CONTRO LA DISMISSIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO
La dismissione del patrimonio pubblico, frutto delle politiche di austerità, sta consegnando una grande ricchezza collettiva alla speculazione privata, dai beni demaniali a quelli di proprietà dei comuni in tutto il paese. A Bagnoli, come in tanti altri territori aggrediti dalla cattiva gestione del pubblico e del privato, tale processo si somma alla desertificazione di intere aree: a partire dalla zona industriale Ex-Italsider ed Ex-Cementir e del litorale di Coroglio fino ad arrivare alle esperienze più recenti di N.A.T.O. , Zoo, Edenlandia, Mostra d’Oltremare. Un fenomeno che si propaga e condanna all’abbandono, al degrado, alla speculazione le aree che ne subiscono l’ effetto, per tutelare interessi economici e speculativi, a tutto danno dei cittadini che ne subiscono gli effetti: inquinamento ambientale, impatto sulla salute, assenza di servizi sociali, assenza di piani di sviluppo, di reddito, emergenze abitative, e sperpero di risorse pubbliche.

LA PROPOSTA: LIBERAZIONE E AUTORECUPERO DELL’EX LIDO POLA
E’ per questo motivo che la comunità di Bancarotta, l’unica a pagare i danni del sequestro giudiziario nei confronti di BagnoliFutura, abbandonando forzosamente l’ex Banca in via Coroglio, occupata, riqualificata e restituita alla città e all’uso sociale nell’ultimo anno, ha intrapreso la liberazione dell’ ex Lido-Pola, dopo un mese di mobilitazioni in città per risollevare un fronte comune per la bonifica, gli spazi sociali, la spiaggia pubblica e le tante battaglie aperte sull’utilizzo del territorio dai movimenti sociali.

L’ex Lido Pola, luogo storico per tanti napoletani, ambientazione di pellicole cinematografiche ed eventi di ogni tipo, era in stato di abbandono da circa vent’anni, discarica a cielo aperto e in completo disfacimento. Di proprietà del demanio statale, oggetto di un contenzioso con investitori privati, è un bene comune, come tanti, sottratto alla città. Inserito in una lista di beni “trasferibili” del demanio per poco e niente (830.000 €) e dunque oggetto, come il resto della zona, delle mire speculative della peggiore imprenditoria.
Per toglierlo dalla morsa della burocrazia del pubblico e della speculazione privata e restituirlo all’uso sociale, la sua liberazione rappresenta per Bancarotta 2.0 uno strumento legittimo e praticabile.
Tuttavia l’occupazione e i conseguenti lavori di autorecupero, messa in sicurezza, e di progettazione partecipata, che stanno coinvolgendo comitati, associazioni, del territorio e non solo, hanno risvegliato gli oscuri interessi sul luogo. Gli ex-concessionari e l’ufficio del demanio, dopo aver abbandonato a sé stesso un bene pubblico per vent’anni, vogliono sgomberare la comunità che lo sta rimettendo in sesto, preferendo così l’abbandono e la difesa di un uso privatistico di un bene pubblico, al tentativo di costituirne un uso sociale. Un altro schiaffo al territorio e al lavoro di chi ancora lotta per riscattarlo.

Tra le tante attività proposte, che la comunità di Bancarotta svolgeva nell’ex banca di via Coroglio, oltre a quelle musicali, culturali, sportive, aggregative, di partecipazione democratica, informazione, spicca l’esigenza di un osservatorio sulla bonifica e sulla realizzazione della spiaggia pubblica sul litorale di Coroglio.
Un progetto di bonifica sociale, per noi irrinunciabile, che sopperisce solo in parte alla doverosa bonifica ambientale e alla ripresa di un percorso di lotta e di partecipazione sulla pianificazione territoriale e sul futuro di Bagnoli, area strategica nazionale dalle grandi potenzialità, che facciamo nostra, non può essere messo sotto attacco!
Un attacco che non vogliamo comunque subire passivamente, ma su cui crediamo sia necessario interrogare la città e le istituzioni.

APPELLO ALLA CITTÀ E ALLE ISTITUZIONI
Chiediamo al Sindaco e all’amministrazione comunale di assumersi le proprie responsabilità, a fronte delle dichiarazioni di intenti sull’uso dei beni comuni e sulla tutela dell’agibilità democratica dei movimenti, e in particolare della comunità di Bancarotta, prendendo posizione contro l’ennesima ricaduta repressiva e irrazionale sulle comunità in lotta dell’area flegrea, e promuovendo un confronto pubblico per rimettere a delle vere istituzioni partecipative, i movimenti e la cittadinanza attiva, il processo decisionale sull’utilizzo degli spazi dell’ex Lido Pola, e degli altri spazi negati del territorio.

Chiediamo all’Ufficio del Demanio di bloccare immediatamente eventuali procedure di sgombero e assumersi le responsabilità di una gestione fallimentare dell’Ex Lido Pola, in concorso coi privati concessionari, rimettendosi ai processi di partecipazione democratica nella progettazione dell’uso di tali spazi.

Chiediamo infine, ed è la cosa più importante, alla comunità che ha incontrato e attraversato Bancarotta; alla cittadinanza bagnolese e napoletana sensibile e mobilitata sul tema della difesa del territorio e degli spazi sociali; alle associazioni e ai comitati che si battono per la bonifica, la spiaggia pubblica; ad artisti, operatori sociali, docenti, lavoratori, professionisti, che riconoscono e supportano l’autorganizzazione sociale dei bisogni attraverso la riappropriazione degli spazi; a tutti coloro che lo vorranno, di sostenere concretamente la lotta per la riqualificazione sociale dell’Ex Lido Pola, attraverso la partecipazione e la mobilitazione, e di farsi portavoce assieme a noi di questa necessità di spazi sociali come strumento per la trasformazione dal basso dei territori e delle nostre vite.

BonifichiAmo Bagnoli, restituiamo l’ex Lido Pola alla città!

Bancarotta 2.0

>>> aderisci scrivendo a bancarotta.bagnoli@gmail.com, oppure su Fb sul contatto di Bancarotta Bagnoli

PRIME ADESIONI:

Docenti e ricercatori:
Tiziana Terranova – docente, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Franco Piperno – docente, Università della Calabria
Valeria Pinto – docente di Filosofia teoretica, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Pino Ferraro – docente, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Giso Amendola – docente di Sociologia del Diritto, Università degli Studi di Salerno
Iain Chambers – docente, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Roberta Amirante – docente, Università di Napoli “Federico II”, Facoltà di Architettura
Sergio Pone – docente, Università di Napoli “Federico II”, Facoltà di Architettura
Francesco Caruso – ricercatore, Università della Calabria, Cosenza
Alessandro Arienzo – ricercatore, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Silvana Carotenuto – docente, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Stefania Laudonia – docente, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, facoltà di Agraria
Riccardo Motti – docente, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, facoltà di Agraria
Antonella Batà – Docente Facoltà d’ingegneria Federico II
Diego Civitillo – ricercatore in Geochimica Ambientale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Luca Manunza – dottorando di ricerca in Sociologia, Università di Genova
Mauro Pinto – dottorando di ricerca, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Biagio Quattrocchi – dottorando in economia e junior research
Benedetta Parenti – dottoranda, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Nina Ferrante – dottoranda, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Caterina Miele – ricercatrice indipendente
Francesco Festa – ricercatore indipendente
Danilo Caracciolo – ricercatore indipendente
Viola Sarnelli – ricercatrice indipendente
Federico Simonetti – ricercatore Federico II
Mario Coiro – dottorando in Plant Science, Politecnico di Zurigo
Giuseppe Aragno – storico e giornalista 

Artisti, operatori, professionisti:
99 Posse
NCCP Nuova Compagnia di Canto Popolare
Jovine
Sangue Mostro
Assalti Frontali
Speaker Cenzou
Emiliano Fittipaldi – giornalista de “L’Espresso”
Bonnot (Assalti Frontali) – compositore e produttore
Daniele Sepe – musicista
‘E Zezi – gruppo musicale
Tonino Porzio – scrittore
Luciano Ferrara – fotoreporter
Ugo Capolupo – regista
Dario Stefano Dell’Aquila – presidente onorario associazione Antigone Campania
Teresa Capacchione – psichiatra
Enrico Beniamino de Notaris – psichiatra
Emiliano Dario Esposito – direttore Epressonline.net
Raimondo Di Maio – editore
Pierpaolo Iermano – cantautore
Gianni Lamagna – musicista e cantante
Alessandro Verna – art director
Luigi Vertaglio – tour manager
Bruno Brillante – presidente associazione Fondi Rustici
Guido Piccoli – giornalista
Matteo Miavaldi – giornalista e scrittore
Peppe Pace – giornalista
Valentina Faraone – giornalista
Stefania Persico – giornalista
Epressonline.net – redazione giornale online, Napoli
Revock Roots Band – musicisti
Slivovitz – musicisti
The Collettivo – band musicale
Crossroads Improring – collettivo musicale
Pmk Pignataro Massive Krew – militanti e musicisti
Carnaviva – musicisti
Macchia Mediterranea – laboratorio di musica tradizionale
La Terza Classe – musicisti
The Combat Rockers, The Clash tribute band – musicisti
Zut! – gruppo musicale
Panic Clown
Small Tile
Dalilah M_Y_A – cantante e musicista
Vincenzo Metalli – scenografo e musicista
Salvatore Gatto – Responsabile centro giovani Peppino Impastato X Municipalità
Gianluca “Cioppi” Albrizio – DJ
Andrea Capuano – avvocato e amministratore d’impresa
Nicola Nardella – avvocato
Alfonso Tatarano – avvocato
Mario D’Alessandro – avvocato
Luigi Daniele – praticante avvocato
Gianpiero Fichera – medico
Toni Esposito – musicista
Simi Cavagnuolo – D.J
Rosario Iermano – musicista
Paolo Sha-One – musicista
Angelo Calabrese – musicista
O’Xango’ – musicista
Paolo Petrella – musicista
Marcello Giannini – musicista
Ciro Riccardi – musicista
Myriam Lattanzio – cantautrice
Conscious Sound – dj
Chiodo Fisso – musicisti
Edoardo M. Frigenti – imprenditore
Tommaso Siniscalchi – geometra
Massimo Di Dato – architetto, Assise Cittadina per Bagnoli
Albachiara Gatto – Designer
Alessandro Ferrara – scrittore e direttore artistico Sigmasofia Onlus
Davide Chiarito – fotografo

Realtà politiche e sociali:
Zero81 – Napoli
Quarto Mondo – Quarto
Comitato Centro Storico Diritti – Salute – Ambiente – Napoli
Comitato di Lotta per la Salute Mentale – Napoli
Assise Cittadina per Bagnoli
Progetto Comunitario X Municipalità
Ex Asilo Filangieri / La Balena – Napoli
Laboratorio Politico Iskra – Napoli, area flegrea
Ba. Fu. Ca. Anema Flegrea
CSOA Depistaggio – Benevento
CSOA Tempo Rosso – Pignataro Maggiore, (Ce)
CSOA Jan Hassen – Salerno
Laboratorio Sociale Autogestito Assalto – Cosenza
Spazio Precario Arrow – Cosenza
Aula Flex Napoli – collettivo universitario, L’Orientale, Napoli
Aula LP Lettere Precarie – collettivo universitario, Federico II, Napoli
Stella Rossa 2006 – progetto di Calcio Popolare, Napoli
Collettivi Autonomi Napoli
Magnammece ‘o Pesone – rete cittadina per il diritto all’abitare, Napoli
Movimento di Lotta Lavoro per i B.R.O.S. B s c
Comitato No-Triv – Benevento
Coordinamento No-Triv – Sannio
Collettivo Riff Raff – Salerno
Rouge SPA Spazi Pubblici Autogestiti – Lioni (Av)
Garibaldi 101 – associazione di promozione sociale, Napoli
Ciclofficina Popolare “Massimo Troisi” – Napoli
Caracol – associazione culturale, Napoli
Jolie Rouge – associazione culturale, Napoli
Aracne – associazione di promozione sociale, Napoli
Bagnoli Power – associazione culturale
Ashiwa – associazione di promozione sociale, Quarto (Na)
Attac Napoli

Attacca il Debito Napoli
Rete della Conoscenza – Campania
Uds – Campania
Link – Napoli
Link – Fisciano
Flegrea Park – associazione di fotografia

Rappresentanti istituzionali:
Arnaldo Maurino – consigliere comunale, Federazione della Sinistra/Laboratorio per l’alternativa, Napoli
Simona Molisso – capogruppo di Ricostruzione Democratica al Comune di Napoli
Carlo Iannello – consigliere comunale, Ricostruzione Democratica, Napoli
Simonetta Marino – consigliere comunale, Napoli
Pietro Rinaldi – consigliere comunale, Federazione della Sinistra/Laboratorio per l’alternativa, Napoli
Massimo Minopoli – consigliere X Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta, Napoli
Pino De Stasio – consigliere PRC II Municipalità, Napoli 

Album fotografico

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Tentativo di sgombero all’Ex Lido Pola liberato! | Quando il “pubblico” attacca le comunità resistenti per tutelare degrado e speculazione. |

Tentativo di sgombero all’Ex Lido Pola liberato!

| Quando il “pubblico” attacca le comunità resistenti per tutelare degrado e speculazione. |

Contro abbandono e speculazioni.. Lido Pola Resiste!!

Contro abbandono e speculazioni..
Lido Pola Resiste!!

[22/05/2013]
Stamattina, attorno alle 9.00, alcuni rappresentanti dell’ufficio del Demanio si sono presentati al Lido Pola, accompagnati dalla Guardia di Finanza e da un signore che dice di curare gli interessi degli ex concessionari, la famiglia Lombardo, con la dichiarata intenzione di identificare e sgomberare i presenti.

Dopo aver tentato di portare a termine la loro “missione” i rappresentanti del Demanio e la Guardia di Finanza sono andati via dall’Ex Lido Pola concedendo un paio d’ore di tempo, e minacciando di tornare con “altre modalità” non specificate. Da allora non abbiamo altre notizie.

L’intenzione del Demanio (che rappresenta il patrimonio pubblico, ossia della collettività) sarebbe dunque quella di sgomberare un edificio che lo stesso Demanio ha lasciato a sé stesso per oltre 20 anni, trasformandolo discarica a cielo aperto, e a un covo di abusivismo e degrado.

L’iniziativa di Bancarotta 2.0 dal 17 maggio aveva permesso l’inizio della bonifica sociale di questo bene pubblico, con un percorso di autogestione e di autorecupero dal basso: dalla pulizia ai lavori di messa in sicurezza, alla riprogettazione partecipata delle funzionalità dello spazio.

NON SIAMO DISPOSTI a subire questo tipo di provocazioni: se il Demanio vuole discutere con la comunità che ha liberato la struttura dell’ex Lido Pola può farlo sedendosi a un tavolo e fornendo innanzitutto la documentazione che fotografa lo stato di abbandono della struttura, assumendosi le responsabilità di tale spreco, che gli abitanti di Coroglio e Bagnoli e l’intera comunità pagano in termini economici e sociali.

Ci sembra naturale chiedersi quale sia la posizione del Sindaco De Magistris e dell’amministrazione comunale, impegnata nel rimpasto di giunta, alla luce delle dichiarazioni a favore delle esperienze di autogestione, recupero degli spazi pubblici abbandonati, e dei movimenti, e in particolare a fronte dell’impegno a tutelare l’agibilità del collettivo di Bancarotta, del comitato Villa Medusa, e delle altre esperienze sociali su un territorio come Bagnoli, nell’occhio del ciclone della speculazione e del fallimento della gestione pubblica da oltre 20 anni.

NON ACCETTEREMO TENTATIVI DI SGOMBERO!

Gli spazi sociali si difendono assieme: invitiamo tutti coloro che ci hanno conosciuto e sostenuto in questo percorso a raggiungerci all’Ex Lido Pola per difendere assieme l’occupazione, e affermare la legittimità di questa iniziativa!!

APPUNTAMENTO OGNI GIORNO DALLE 8.00 E PER TUTTA LA GIORNATA ALL’EX LIDO POLA PER IL PRESIDIO PERMANENTE DELLA STRUTTURA E PER I LAVORI DI AUTORECUPERO DELLO SPAZIO.

SABATO 25 MAGGIO, ALLE 11.30: ASSEMBLEA PUBBLICA AL LIDO POLA LIBERATO

BonifichiAmo Bagnoli!!
Restituiamo l’Ex Lido Pola alla città!!

autorecupero | progettazione partecipata |welfare dal basso | autogestione

NO AGLI SGOMBERI, Sì AGLI SPAZI SOCIALI!!

BANCAROTTA 2.0

Email: bancarotta.bagnoli@gmail.com
FB: facebook.com/Bancarotta – Bancarotta Bagnoli
Manifesto: bancarotta.eu

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Lettera al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris

Al Sindaco di Napoli,

Luigi de Magistris

A seguito delle pressioni fattegli, il Presidente della X Municipalità , Giorgio De Francesco, si è infine espresso con un comunicato stampa e con la richiesta di un consiglio straordinario che abbia all’ordine del giorno le questioni della bonifica, della spiaggia pubblica e del parco verde, consiglio di cui noi esigiamo una calendarizzazione quanto più immediata da parte del Sindaco.

L’inchiesta della Magistratura non ha portato a galla niente di nuovo, non ha fatto altro che attestare ulteriormente l’inadempienza alle richieste per le quali sul territorio si preme ormai da decenni: del resto, il disastro ambientale e le speculazioni che hanno violentato quest’area sono proprio le istanze che hanno fatto sorgere realtà autogestite (come, nello specifico, quella di Bancarotta), alle cui attività va assolutamente garantita prosecuzione.

Pertanto, è nostra intenzione indire un’assemblea popolare sabato pomeriggio, in cui tutti i cittadini possano esprimersi in merito alla mancata bonifica, alla sparizione di centinaia di milioni che in essa erano stati investiti, alla presenza di sostanze tossiche nell’area di Bagnoli e allo sviluppo dell’area occidentale in generale.

Infine, ci pare opportuno chiedere l’istituzione di un presidio medico al San Paolo per verificare l’incidenza tumorale sul quartiere.

Per quanto riguarda il caso particolare e surreale che investe al momento la realtà di Bancarotta, abbiamo da avanzare altre richieste:

  • per avere una prospettiva chiara sull’iter storico dell’area di Bancarotta e delle zone limitrofe, occorre una documentazione che renda conto di tutte le attività industriali e non, i carotaggi, le bonifiche, che nel corso degli anni vi si sono susseguite;

  • riteniamo sia compito del Comune di Napoli verificare se ci siano le condizioni atte alla richiesta di un dissequestro e, qualora vi fossero, riteniamo debba essere il Comune stesso a richiederlo alla Procura della Repubblica;

  • qualora non sussistessero tali condizioni, è sempre a carico del Comune l’onere di trovare una soluzione alternativa a che le attività di Bancarotta possano proseguire in futuro;

  • chiarezza sulla questione repressione, che da un anno a questa parte si è abbattuta su militanti di varie organizzazioni insieme ad un operazione trasparenza sul commissariato della P.S. di Bagnoli;

  • in ultima istanza, ma non per importanza, pretendiamo chiarezza sui criteri in base ai quali la magistratura ha operato, non coinvolgendo nel sequestro alcuni territori che, per tasso d’inquinamento, dovrebbero essere sottoposti a sequestro (si vedano la porta del Parco e gli uffici di BagnoliFutura), ma di fatto non lo sono, e non includendo nelle indagini gli attuali dirigenti di BagnoliFutura.

Vorremmo, inoltre, ribadire che è ormai impensabile che la società di BagnoliFutura, società di cui il Comune detiene la quota parte maggioritaria, abbia la benché minima credibilità per la cittadinanza. Qualsiasi intervento, provvedimento, proprietà è e sarà ritenuto privo di qualsiasi legittimità. BagnoliFutura non può avere più alcun ruolo nella riqualificazione di un territorio di cui ha fatto carne da macello: che si dimettano e vadano a casa tutti quelli che continuano a permetterne lo scempio.

Alleghiamo inoltre un documento comprendente di tutti gli interventi ed i costi sostenuti per la messa in sicurezza della struttura; per sottolineare sempre più che comunità autogestite come la nostra siano in grado di far sopravvivere strutture che ai soggetti proprietari possano creare instabilità economica.

La comunità di Bancarotta

P. S.
Le indagini della Magistratura ed il sequestro dell’area ex-Italsider ed ex-Eternit confermano quello che diciamo e denunciamo da anni insieme ad altre realtà di lotta: per decenni un territorio saccheggiato, devastato, distrutto, fiumi di denaro pubblico e promesse durante tutte le campagne elettorali. Crediamo sia necessario coordinare le forze sane presenti sul territorio, dalle associazioni, ai movimenti di lotta ai comitati, singoli abitanti del territorio per la costituzione di un comitato popolare che inizi una campagna di mobilitazione e lotta con al centro alcuni punti fondamentali:

– OSSERVATORIO SULLA BONIFICA

– COSTITUZIONE IN PARTE CIVILE NEL PROCESSO IN CORSO

– CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE: REQUISIZIONE DI TUTTI I BENI MOBILI E IMMOBILI E DEI CAPITALI CHE FANNO CAPO A TUTTI COLORO CHE PER 20 ANNI HANNO GESTITO BAGNOLI FUTURA E I LAVORI DELLA FANTOMATICA BONIFICA.

– IMMEDIATA CHIUSURA DI BAGNOLI FUTURA PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO PERMANENTE SULLE TEMATICHE DEL LAVORO, CASA, AMBIENTE , SERVIZI, BENI E SPAZI SOCIALI

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Comincia la settimana della rabbia di Bagnoli | Sequestro popolare di Bagnoli Futura

COMINCIA LA SETTIMANA DELLA RABBIA DI BAGNOLI
::: Sequestro popolare degli uffici di Bagnoli Futura
::: Rinomina di Piazza Bagnoli e di via Coroglio come Piazza Babilonia e via della Bonifica

Comincia oggi la settimana della rabbia di Bagnoli:

Stamattina dopo aver rinominato le targhe di Piazza Bagnoli e di via Coroglio come Piazza Babilonia e via della Bonifica..

Via Coroglio - Via della Bonifica

Via Coroglio – Via della Bonifica

Piazza Bagnoli - Piazza Babilonia

Piazza Bagnoli – Piazza Babilonia


Una cinquantina di cittadini di Bagnoli, attivisti del laboratorio Bancarotta, e del Comitato Cittadino di Lotta per la Bonifica, gli Spazi Sociali e la Chiusura di Bagnoli Futura, ha posto sotto sequestro popolare gli uffici di Bagnoli Futura Spa e l’area della Porta del Parco 
per incapacità politica, devastazione ambientale, e truffa.

Le indagini della Magistratura ed il sequestro dell’area ex-Italsider ed ex-Eternit confermano quello che diciamo e denunciamo da anni insieme ad altre realtà di lotta: per decenni un territorio saccheggiato, devastato, distrutto, fiumi di denaro pubblico e promesse durante tutte le campagne elettorali. Crediamo sia necessario coordinare le forze sane presenti sul territorio, dalle associazioni, ai movimenti di lotta ai comitati, singoli abitanti del territorio per la costituzione di un comitato popolare che inizi una campagna di mobilitazione e lotta con al centro alcuni punti fondamentali:

– OSSERVATORIO SULLA BONIFICA
– COSTITUZIONE IN PARTE CIVILE NEL PROCESSO IN CORSO
– CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE: REQUISIZIONE DI TUTTI I BENI MOBILI E IMMOBILI E DEI CAPITALI CHE FANNO CAPO A TUTTI COLORO CHE PER 20 ANNI HANNO GESTITO BAGNOLI FUTURA E I LAVORI DELLA FANTOMATICA BONIFICA.
– IMMEDIATA CHIUSURA DI BAGNOLI FUTURA PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO PERMANENTE SULLE TEMATICHE DEL LAVORO, CASA, AMBIENTE , SERVIZI, BENI E SPAZI SOCIALI

||| ___ La settimana della degna rabbia di Bagnoli ___ |||
||| ___ Verso l’assemblea popolare di Sabato 20 aprile ___ |||

::: Sab 13 aprile | ore 20.00 | Villa Medusa >> APPUNTAMENTO per esporre uno striscione e fare un intervento dal palco del concerto di Enzo Avitabile all’arenile per Bonifica e Spazi sociali

::: Dom 14 aprile | ore 10.00 | Zona pedonale Viale Campi Flegrei (adiac. cumana Bagnoli) >> Partecipiamo all’ASSEMBLEA pubblica in piazza per Villa Medusa e Bagnoli

::: Dom 14 aprile | ore 14.00 | litorale coroglio >> volantinaggi e iniziative comunicative contro l’America’s Cup

::: Lun 15 aprile | ore 9.00 | Piazza Bagnoli >> APPUNTAMENTO per re-intitolare la piazza come Piazza Babilonia e INIZIATIVE COMUNICATIVE sul quartiere per denunciare il fallimento di Bagnoli Futura e chiedere la bonifica

::: Mar 16 aprile | ore 16.00 p.m. | Palazzo S. Giacomo (Comune) >> Incontro col Sindaco sulla questione Spiaggia Pubblica e consegna del documento di richieste ufficiali di Bancarotta e Villa Medusa

::: Mer 17 aprile | dalle ore 10.00 | Piazza Bagnoli >> PRESIDIO permanente e AZIONI per la Bonifica, la salvaguardia degli spazi sociali e la chiusura di Bagnoli Futura

::: Mer 17 aprile | dalle ore 16.00 | Locali della X Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta >> Svolgiamo i LABORATORI di BancaLab nei locali della X Municipalità

::: Gio 18 aprile | dalle ore 9.00 | Piazza Municipio >> PRESIDIO in occasione del consiglio comunale straordinario su Bagnoli e INIZIATIVE COMUNICATIVE contro l’America’s Cup per chiedere le dimissioni di Hubler, ex presidente di BagnoliFutura, dalla presidenza della cabina di regia ACN

::: Ven 19 aprile | ore 9.00 | Piazza Garibaldi >> MANIFESTAZIONE Regionale contro la precarietà (Migranti, Disoccupati, Studenti, Lavoratori, Movimenti di Lotta)

::: Sab 20 aprile | Zona Pedonale Viale Campi Flegrei >> ASSEMBLEA POPOLARE CITTADINA sul futuro della zona occidentale di Napoli con la presenza del Sindaco

Rassegna stampa:
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/04/15/news/bagnolifutura_occupata_la_sede_da_cinquanta_cittadini-56674594/
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/fotogallery/campania/2013/04/bagnolifutura_occupata/gli-attivisti-occupano-bagnoli-futura-212652412861.shtml#4

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Sì #bonifica ..ma il sigillo no! | FotoGallery delle mobilitazioni

Dalle prime notizie comparse sui giornali di stamattina sull’inchiesta che ha portato al sequestro dei terreni di competenza della BagnoliFutura Spa emergono DATI AGGHIACCIANTI: rifiuti sotterrati e mescolati alla terra, centinaia di milioni di euro spariti, dati falsi sulle operazioni di bonifica e collusioni tra la società, le istituzioni, il ministero dell’ambiente e le ditte.
LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA, un’acqua tuttavia che non smette di scottare sulla pelle dei bagnolesi e dei napoletani, costretti a subire, oltre alla TRUFFA di milioni di euro rubati, il colpo ben più grave del DISASTRO AMBIENTALE, con un sensibile aumento dell’INQUINAMENTO di terreni, falde acquifere, dell’aria, e del mare, di cui oggi è praticamente impossibile stimare i danni per l’AMBIENTE e per la SALUTE degli abitanti.
Bagnoli rimane uno dei quartieri di Napoli con la più alta incidenza tumorale, eppure ancora non esistono provvedimenti seri di monitoraggio dell’incidenza tumorale prodotta dall’inquinamento: LA GENTE QUI, A UN SECOLO DALL’INSEDIAMENTO DEL COMPLESSO INDUSTRIALE, E A DUE DECENNI DALLA SUA DISMISSIONE, CONTINUA A MORIRE!!

C’è bisogno di costruire una grande MOBILITAZIONE POPOLARE in tutta la città di NAPOLI, per chiedere conto alla Bagnoli Futura e a tutti i responsabili politici di questo massacro sociale e ambientale, di centro-destra e centro-sinistra, che vanno ben oltre i capri espiatori emersi dall’inchiesta della magistratura, e per mettere definitivamente nelle mani dei cittadini, delle realtà autorganizzate, della partecipazione sociale la decisione, il controllo e la realizzazione di un futuro diverso per Bagnoli e per Napoli che punti a trasformare l’intera area in un luogo sano, dignitoso, vivibile, ricco, e che punti a cacciare via tutti quelli che in questi anni lo hanno impedito per salvaguardare i propri interessi!

C’è bisogno di un risarcimento sociale, economico e ambientale, e che a pagare siano i responsabili: chi per anni si è arricchito sull’insediamento industriale prima, e sulla finta riqualificazione poi!!

Ma soprattutto c’è bisogno di un risarcimento di dignità e di riscatto delle comunità e dei soggetti reali del territorio, senza più fiducia nelle promesse e nelle chimere della politica e delle istituzioni, ma con la consapevolezza e la forza di riprendere in mano il governo delle nostre vite e dei nostri territori, attraverso le esperienze di lotta, di autogestione e di partecipazione attiva.

#Bonifica #Spiaggia Pubblica #Parco verde #Spazi sociali #Cultura #Aggregazione #Servizi #Partecipazione #Democrazia reale #Que se vayan todos

RIPRENDIAMOCI CIò CHE CI è STATO TOLTO !!
ESAUTORIAMO BAGNOLI FUTURA E TUTTI I POLITICI CHE HANNO DIMOSTRATO IN QUESTI ANNI LA LORO INCAPACITà E IL LORO FALLIMENTO !!
RIPRENDIAMOCI BAGNOLI E LE NOSTRE VITE !!

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NO ALLO SGOMBERO, SÌ ALLA DIFESA DEL TERRITORIO!!!

E’ un inaccettabile paradosso quello che viviamo in queste ore! Stanno cercando di sgomberare il laboratorio Bancarotta in via Coroglio, nell’ambito del maxi-sequestro delle aree in gestione a BagnoliFutura. Come spesso è accaduto nei casi di disastro ambientale in Campania, la magistratura si muove solo dopo decenni, come una sorta di curatore fallimentare di poteri politici ormai destabilizzati (peraltro, perché si indagano solo i vertici passati di BagnoliFutura?).

Così accade anche a Bagnoli, dove insieme a comitati civici e movimenti sociali, denunciamo da sempre l’inesistenza delle operazioni di bonifica e la frode realizzata, con oltre 100 milioni spariti nel nulla, senza tutelare la salute dei cittadini.
E’, però, come dicevamo, un inaccettabile paradosso che nell’ambito del sequestro dell’area Italsider, rischi di essere sgomberata anche la comunità che si è compattata intorno all’esperienza autogestita del laboratorio Bancarotta, unico punto di aggregazione territoriale a Coroglio, nato proprio per denunciare e combattere la distruzione della nostra terra!!!

Una devastazione ambientale che non riguarda solo le aree di BagnoliFutura, ma anche tante altre, come la linea di costa, le spiagge e i lidi, i fondali, la Cementir di Caltagirone, con interessi che per ora non si vogliono toccare. Nella stessa area di Città della Scienza, la bonifica (nonostante “sia stata fatta”) è antecedente alla legge 471/99, su cui oggi si parametra giustamente l’inadeguatezza della tutela ambientale dei terreni ex-Italsider. Insomma, sul piano ambientale la questione è molto più ampia di quella che oggi viene (tardivamente) sanzionata.
E anche per questo, noi rivendichiamo che l’intervento di oggi non può non tutelare l’unico spazio di aggregazione per la difesa ambientale del territorio, tanto più che Bancarotta – come spiega il nome – nasce sì nell’area ex-Italsider, ma dove prima si trovava una banca e non le lavorazioni produttive propriamente inquinanti.

Anche in queste settimane successive all’incendio di Città della Scienza, Bancarotta è stato un polo di partecipazione, di informazione e di protagonismo sociale in merito all’attentato e a quel che stava avvenendo.

Quindi, chiediamo che lo sgombero non avvenga, che questa parte dell’area sia dissequestrata e anche che l’amministrazione comunale, che aveva espresso disponibilità al dialogo per il lavoro territoriale della struttura autogestita, prenda una posizione chiara.

In questo momento è in corso un’assemblea contro lo sgombero e altri cittadini stanno arrivando.
La Conferenza stampa è prevista alle 15.30.

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GIU’ LE MANI DAGLI SPAZI SOCIALI, GIU’ LE MANI DA BANCAROTTA!!! 

 

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VOLEVANO DAR FUOCO AL QUARTOMONDO…GIU’ LE MANI DAGLI SPAZI SOCIALI!

guai a chi ci tocca - quarto mondo

La notte del lunedì 25 Marzo dopo la Jam che si è svolta nei dintorni il Cantiere Sociale – QuartoMondo è stato vittima di un attacco infame. Continua a leggere

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Un Italia sotto sgombero

Secondo il dizionario della lingua italiana con il verbo “Sgomberare” si intende l’atto di eliminazione di un ingombro, ovviamente nella sua accezione negativa.
Ebbene il palcoscenico politico/sociale italiano si vede in questi ultimi giorni sempre più protagonista di tali azioni nei confronti di chi fa dell’uso di spazi inutilizzati un punto di incontro per pratiche di coesione, cooperazione e welfare dal basso.
Certo, l’occupazione di uno spazio è una pratica illegale, ma dov’è che il limite di legalità e illegalità in queste faccende deve finire?
La nostra generazione, ma sopratutto quelle che vengono e verranno dopo di noi, sentono forte il bisogno e hanno grande necessità di riappropriarsi di spazi, di non-luoghi, abbandonati o magari destinati a inutili progetti futuri.
E siamo stanchi di vederci negato il dialogo, l’apertura mentale della quale avremo noi e tutta la nostra nazione bisogno.

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