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[Appello Nazionale] Contro lo SbloccaItalia > Oltre lo sbloccaitalia

Nessuna decisione sulle nostre teste!

Verso un movimento nazionale di massa contro lo sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente

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In questi mesi si sono sviluppate numerose mobilitazioni popolari contro lo SbloccaItalia, soprattutto nei territori centro-meridionali dove la crisi morde più forte. Migliaia di persone sono scese in piazza a Napoli, Potenza, Taranto, in Irpinia ed altri territori, per dire no ad operazioni dannose, molte delle quali già in gestazione da tempo, a cui questa norma spiana la via: autostrade inutili, Tav, trivellazioni per idrocarburi, gasdotti, inceneritori, false bonifiche, speculazioni edilizie, privatizzazione di beni e servizi pubblici.

Significativamente, le comunità in lotta hanno cercato da subito forme di coordinamento e reciproco sostegno contro il nemico comune, risultando chiaro a tutte che al cuore dello SbloccaItalia c’è un ulteriore esproprio di decisionalità e risorse dai territori. L’attacco di Renzi ai “comitatini” che bloccherebbero lo sviluppo del paese ha indicato a tutti con chiarezza la duplice compressione a cui si intende sottoporre sia la democrazia che l’ambiente in nome di una presunta uscita dalla crisi economica. Con questo provvedimento ed altri di segno analogo il governo Renzi prosegue infatti nel solco dei suoi predecessori, rafforzando il controllo dell’esecutivo sul governo del territorio per imporre il trasferimento ai grandi gruppi imprenditoriali di ingenti risorse pubbliche; quelle stesse risorse che, con la scusa della loro ristrettezza, vengono sottratte alla spesa sociale. Siamo, inoltre, di fronte all’introduzione della totale impunità per chi inquina. Norme compiacenti come lo SbloccaItalia riducono i controlli pubblici e permettono agli inquinatori di autocertificarsi e guadagnare dalle bonifiche, mentre la nuova legge sui reati ambientali in discussione al Parlamento prepara un colpo di spugna su tutti i disastri passati e futuri. I tribunali assolveranno gli industriali responsabili della morte di centinaia di operai e cittadini o ne prescriveranno i reati, come nelle recenti sentenze per i processi sulla Marlane Marzotto e l’Eternit.

Lo SbloccaItalia è quindi solo lo strumento più recente ed onnicomprensivo, ma non certo il primo né l’ultimo, di quelle politiche di sfruttamento, speculazione e devastazione ambientale contro le quali lottano da tempo le comunità locali ed i movimenti. Le mobilitazioni contro lo SbloccaItalia costituiscono un ramo di questo conflitto, inserendosi nella traccia della resistenza al Tav, al Mose, all’Expo2015, al Muos, alle servitù militari, al nucleare; delle lotte per il diritto all’abitare, contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici. Lotte che, insieme a quelle per il lavoro, il salario, i diritti sociali di nativi e immigrati, costituiscono il perno dell’opposizione sociale alle politiche di sfruttamento e di militarizzazione nel nostro paese. Non a caso le manifestazioni contro lo SbloccaItalia si sono naturalmente unite in piazza a quelle dello sciopero sociale e contro il Job Act, intrecciandosi con il movimento degli studenti. Esistono quindi alcune condizioni affinchè l’attacco generale del Governo possa essere ribaltato in un’altrettanto generale risposta dei territori, riconnettendo non solo concettualmente le lotte esistenti su obiettivi e pratiche condivise.

Su questa linea di ragionamento si è sviluppato un confronto tra le realtà di base centromeridionali attivatesi contro lo SbloccaItalia, in particolare nelle assemblee svoltesi il 7 dicembre a Napoli ed il 18 gennaio a Montesano, per capire come consolidare ed allargare il fronte di lotta, a partire da un’analisi realistica della situazione. Se più di un territorio ha espresso mobilitazioni fortemente significative per qualità e quantità della partecipazione, il contesto generale non appare tale da potersi parlare di un vero e proprio movimento di massa, sufficientemente esteso sul territorio nazionale. E’ quindi necessario un lavoro organizzato di comunicazione ed informazione affinché i focolai di conflitto esistenti possano collegarsi ed estendersi a tutto il paese, ma anche una riflessione sui caratteri che questa risposta di movimento può avere in termini di piattaforma, organizzazione ed iniziative.

La prima e convulsa aggregazione delle diverse realtà locali nell’opposizione al decreto, oramai convertito in legge, deve porsi l’obiettivo di contestare in modo più stabile ed organico le politiche governative e gli interessi economici che sottostanno all’articolato dello SbloccaItalia. Un movimento che sia la mera somma delle singole vertenze locali e settoriali, in mutuo appoggio per evitare l’isolamento politico e mediatico, può forse bloccare o rallentare una singola operazione di devastazione ambientale ma non il processo complessivo. Contestare “le” trivellazioni petrolifere, “gli” inceneritori, “le” centrali elettriche o “le” nuove vie del gas significa contestare le politiche energetiche nazionali, così come opporsi alle grandi infrastrutture di trasporto come il Tav o l’autostrada Orte-Mestre vuol dire mettere in discussione le politiche di mobilità del paese. Se non ci si pone a questo livello dello scontro, almeno come prospettiva, si rischia di essere spazzati via dall’aggressività di un capitalismo incarognito e sempre meno disposto a concedere sconti; mentre un’efficace opposizione sociale di questo tipo può davvero aprire la strada ad un cambio di rotta rispetto alle attuali politiche economiche e sociali verso l’affermazione prioritaria dei bisogni e la conquista dei diritti. La generalizzazione delle lotte è inoltre la risposta politicamente più forte all’ondata repressiva che sta montando nel paese contro tutte le resistenze, di cui la ignobile sentenza di condanna ai militanti del movimento NoTav della Val di Susa, a cui va tutta la nostra complice solidarietà, è l’ultimo e più clamoroso esempio.
Non è un obiettivo facile da raggiungere ma proprio per questo occorre capire con urgenza i soggetti, i tempi ed i modi opportuni a perseguirlo. Dall’assemblea di Montesano è emersa la necessità di costruire un percorso condiviso che unisca e superi le vertenze incluse nello SbloccaItalia, aprendo un confronto politico con quei soggetti sociali organizzati, collettivi, comitati e reti nazionali, che lottano contro la devastazione ambientale e per la difesa dei beni pubblici, per un modello di sviluppo fondato sul soddisfacimento dei bisogni umani anziché sullo sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente per l’accumulazione di profitti del capitale.

 

Proponiamo quindi a queste realtà, a partire dai movimenti No Tav, No Muos, No Expo, No Mose, alla rete Abitare nella crisi, al movimento per l’Acqua pubblica, di confrontarci a partire da questa bozza di appello per costruire insieme un’assemblea nazionale entro l’inizio di marzo, dove discutere le questioni qui accennate e verificare l’organizzazione di una grande manifestazione nazionale da svolgersi tra aprile e maggio.

Assemblea delle realtà di base centromeridionali contro lo SbloccaItalia

Montesano Scalo (SA), 18 gennaio 2015

stopsbloccaitalia@gmail.com

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Continua la lotta contro lo Sblocca-Italia: il 3 gennaio tutti a Gesualdo contro le trivellazioni!

Se invadi le montagne… stai attento ai lupi!

UN ANNO DOPO. NO TRIV: LA LOTTA CONTINUA
Un anno fa si teneva a gesualdo la prima grande manifestazione contro le trivellazioni petrolivere.
Da allora, grazie all’appoggio incondizionato del nuovo presidente del Consiglio, i progetti delle multinazionali dell’oro nero hanno avuto una netta accellerazione.

Il Parlamento, anche con il voto favorevole di quelli che solo a chiacchere si dicono No Triv, ha approvato la devastante legge Sblocca Italia, che apre a speculazioni di ogni tipo: improbabili corridoi autostradali e ferroviari, inceneritori, privatizzazione dell’acqua, false bonifiche, nuove discariche… e, naturalmente, trivellazioni petrolifere, traducendo sul piano ambientale la devastazione ceh il Jobs Act prefigura dal punto di vista lavorativo e sociale.

Nonostante gli insulti del presidente del Consiglio, senza che alcuno dei rappresentanti istituzionali eletti con i suffragi del territorio proferisse parola, quei ” quattro comitatini” non si arrendono, coinvolgono ogni giorno piu persone ed incalzano sempre piu da vicino le istituzioni. Si moltiplicano gli incontri informativi, si diffondono le ragioni scientifiche e politiche che ci spingono al rifiuto dei progetti petroliferi, crescono le manifestazioni di protesta. Aumenta il divario tra le popolazioni ed un ceto partitico che, per incapacità o connivenza, si mostra disposto a svendere l’oro vero delle nostre terre con l’oro nero destinato ad arricchire solo pochi speculatori.

Ora tocca anche a te. Il nemico che abbiamo di fronte, dispone di ingenti risorse ed innumerevoli agganci. Solo la partecipazione consapevole ed attiva di tutta la popolazione è in grado di arrestarne l’avanza. Se tieni al tuo futuro e a quello dei tuoi cari, se ami la tua terra, smetti di delegare ad altri la difesa dei tuoi interessi e scegli da che parte stare, scegli di lottare.
SE INVADI LE MONTAGNE, ATTENTO AI LUPI!
coordinamento NoTriv Irpinia-Sannio

 

 

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PER LE PARTENZE DA NAPOLI

Autobus da Napoli per la manifestazione regionale contro le trivellazioni e contro lo sbloccaitalia del 3 gennaio a Gesualdo. Come per la manifestazione del 7 novembre a Bagnoli: difendiamo i nostri territori dalla devastazione e dalla speculazione. La lotta è unica!

Appuntamento per la partenza ore 11.00 piazza Garibaldi (Hotel Ramada vicino Inps)
5 euro A/R – per confermare la presenza sul bus e per più info inviate una mail a napolinotriv@gmail.com

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Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia

Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia @ L'Asilo

Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia @ L’Asilo

COMUNICATO FINALE

Ad un mese dalla mobilitazione di Bagnoli del 7 Novembre, sull’onda delle mobilitazioni di questi mesi (da Potenza alle marce contro il biocidio) si è svolta la prima partecipatissima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia.

Un primo importante momento di confronto, con centinaia di partecipanti, tra realtà, organizzazioni, coordinamenti, comitati e resistenze territoriali con l’obiettivo di costruire unitariamente una campagna contro la legge SbloccaItalia, inserita all’interno di una generale aggressione del capitale alle condizioni di vita, economiche, sociali ed ambientali.

L’articolato del decreto è una raffica di misure per la svendita del patrimonio immobiliare pubblico, la deregolamentazione degli interventi edilizi, il rilancio indiscriminato delle grandi opere inutili, l’incentivazione degli strumenti finanziari a servizio della speculazione, la promozione degli impianti per l’incenerimento dei rifiuti, commissariamenti, l’agevolazione delle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, la proliferazione di gasdotti e gassificatori.

Passato con l’ennesima fiducia al Senato con l’accelerazione da parte dell’esecutivo, il governo con lo Sblocca-Italia è riuscito paradossalmente nell’intento di unire le tante vertenze territoriali.

L’esigenza di una campagna nazionale nasce non solo per includere le singole vertenze in un contenitore che le rafforzi ma anche e soprattutto a prefigurare un movimento effettivamente unitario che contrasti questo decreto nella sua interezza essendo inserito organicamente nella logica politica che ispira tutte le controriforme del governo Renzi sul lavoro, la scuola, la casa, il governo del territorio, i servizi locali: dal Jobs act alla Buona scuola, dalla legge Lupi sull’urbanistica al Piano casa.

L’assemblea esprime l’esigenza di costruire in maniera condivisa, con i tempi ed i passaggi opportuni, uno spazio di coordinamento che connetta tutte le vertenze in prospettiva di un superamento della pur positiva esperienza delle reti di mutuo soccorso.

Si valuta positivamente la proposta di una mobilitazione coordinata sui territori da realizzarsi entro fine Dicembre, possibilmente lo stesso giorno, per spingere le Regioni ad impugnare lo Sblocca-Italia di fronte alla Corte Costituzionale.

Sul piano organizzativo, e’ stata condivisa la proposta di costruire una assemblea nazionale attraverso assemblee di macro area. Il 14 dicembre si terra’ presso Pescara la assemblea delle realtà di Abruzzo, Molise e Marche. Per quanto riguarda il Sud, si e’ espressa l’esigenza di ampliare la rappresentatività dell’assemblea di oggi, lavorando ad un nuovo momento d’incontro anche con altre realtà meridionali; per tale incontro si e’ individuata la data del 18 gennaio, presso un luogo più baricentrico rispetto al sud quale la Certosa di Padula – Salerno. Attraverso questo appello ed i contatti con i comitati attivi del nord , si sollecita la convocazione di un assemblea di macro-area anche nel Nord. In modo da arrivare ad un assemblea nazionale verso la metà di Febbraio con la proposta all’ordine del giorno di una mobilitazione unitaria e nazionale contro lo Sblocca-Italia.

Ribadiamo che chi “devasta e saccheggia” è lo Stato, il quale mentre attacca le comunità che si oppongono ai processi speculativi assolve chi inquina ed uccide come nel caso del processo Eternit.

La generalizzazione delle lotte è la risposta politicamente più forte all’ondata repressiva che sta montando contro le esperienze di resistenza sui territori: dalla NoTav a Bagnoli, passando per le accuse ai NoTriv lucani, fino ai NoMuos.

Le varie iniziative che si svilupperanno sui territori già calendarizzate potrebbero condividere l’utilizzo di un unico canale comunicativo (anche attraverso hashtag in rete “No #SbloccaItalia”) che dia il senso della costruzione di un unico coordinamento inclusivo.

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Calendario delle iniziative sui territori

Sabato 13 Dicembre

Assemblea pubblica “StopBiocidio” all’Auditorium di Caivano

Manifestazione a Cagliari contro le servitù militare della Sardegna

Venerdi 19 Dicembre

Manifestazione “Difendiamo Taranto – No a Tempa Rossa” h 17:00 Zona Palamazzola

Per fine Dicembre – Manifestazione e Presidi a Pisticci ed altrove

Sabato 3 Gennaio Irpinia – Gesualdo

Manifestazione contro il Pozzo Gesualdo 1

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Prima Assemblea del Centro-Sud contro lo Sblocca-Italia

Partecipanti: Laboratorio Politico Iskra, Assise cittadina per Bagnoli, Coordinamento Studenti Flegrei, Stop Biocidio, Comitato No Inceneritore di Giugliano, Bancarotta/Lido Pola Bagnoli, Stop Tempa Rossa di Taranto, No Triv Potenza – Coordinamento Basilicata, Rap Molise, Zer081, Attac Napoli, StopTTip, Cantiere Sociale Chiaiano, Lab. Occ. Insurghencia, Coordinamento Nazionale No Triv – Sez.Basilicata, Communia Lazio, Rete Campana Salute Ambiente, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Coord. Regionale Acqua Pubblica Campania, Rete Ambiente e Salute Salerno, PRC Salerno, Laboratorio sociale per i beni comuni – Potenza, L’altra Europa/L’altra Campania, No Triv Sannio, No Triv Irpinia, Abruzzo Social Forum, Forum abruzzese – Movimenti per l’Acqua, Coordinamento Comitati Fuochi, Usb/Ross@, Usb – Gruppo di lavoro Società Partecipate, Radio Vostok, Isde Salerno, Isde Puglia, Laboratorio Politico Kamo.

 

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Il governo ‪#‎Renzi‬ fugge da Bagnoli, i movimenti si riprendono la piazza!

Il governo ‪#‎Renzi‬ fugge da Bagnoli, i movimenti si riprendono la piazza!

Una grande assemblea popolare proprio nel cuore di Bagnoli ha rilanciato la manifestazione del 7 novembre contro lo Sblocca Italia. Studenti, disoccupati, comitati del territorio e movimenti si sono dati appuntamento in tantissimi nonostante la pioggia e alla presenza del Sindaco De Magistris che ha dichiarato: «Siccome considero quello del Presidente del Consiglio un tradimento istituzionale, se non ci sarà il ritiro della norma su Bagnoli entro l’11 novembre, che è la data di conversione, noi non ci sentiamo più vincolati formalmente a quella firma e allora come sindaco di Napoli ritiro la firma che è stata messa a Città della scienza il 14 agosto». De Magistris dunque si schiera con le ragioni della protesta e si assume l’impegno di contrastare il decreto Sblocca Italia, in quanto incostituzionale e deleterio, incassando anche le critiche dai comitati e dai cittadini per non aver saputo interpretare nella sua esperienza al governo della città le istanze e le rivendicazioni che da anni essi portano avanti.

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Nel frattempo la mobilitazione in vista del 7 novembre a Bagnoli ha assunto ormai rilevanza nazionale. Alle decine di adesioni da tutta la Campania si sommano quelle di comitati e movimenti da altre regioni, da cui ci si aspettano anche pullman e delegazioni. Questo deve aver spaventato il governo che fa sapere che la visita a Bagnoli è rinviata. Il premier Renzi non sarà dunque a Bagnoli il 7 novembre, la manifestazione invece si farà. Un dato significativo: piuttosto che “confrontarsi” con la mobilitazione dei comitati e dei movimenti sociali il governo sceglie la latitanza. Dopo le vergognose cariche agli operai AST di Terni a Roma e quelle fuori al congresso di Confindustria a Brescia, il consenso patinato di questo governo comincia a scricchiolare in tutta la sua fragilità proprio sui capisaldi dell’iniziativa legislativa: il decreto Sblocca Italia, e il Job’s Act.

I comitati ribadiscono l’appello a scendere in piazza a Bagnoli e a sostenere in tutte le città la mobilitazione contro lo Sblocca Italia, confermando che la manifestazione si farà e annunciando che il corteo punterà ad arrivare comunque a Città della Scienza, dove avrebbe dovuto tenersi la visita del governo. Dunque la manifestazione si prenderà proprio lo spazio che era riservato alla visita di Renzi. Proprio per sottolineare l’inconsistenza di questo governo e la legittima pretesa dei cittadini a essere protagonisti dello spazio pubblico anche a livello decisionale.

Intanto perfino sul versante istituzionale il Decreto Sblocca-Italia sta incontrando ostacoli: come in Basilicata anche al Consiglio Regionale della Campania si discute se impugnare o meno i provvedimenti contenuti nel decreto.
Proprio domani è prevista la votazione di un ordine del giorno a riguardo, e i comitati annunciano che si faranno vivi per evitare strumentalizzazioni e inchiodare le istituzioni regionali alle ragioni dell’opposizione sociale al decreto: non ci si accontenta dunque di un contrasto formale e di facciata.

La manifestazione di venerdì 7 novembre partirà alle ore 9.30 da Piazzale Tecchio e arriverà fino a Città della Scienza. Nel pomeriggio, alle 16.00, ci sarà poi un’assemblea conclusiva al Politecnico d’Ingegneria Federico II per rilanciare la mobilitazione nazionale contro il decreto Sblocca-Italia mettendo in rete tutte le realtà di lotta che dalla Valsusa a Niscemi passando per Bagnoli si oppongono a grandi opere inutili, trivellazioni, cementificazioni, privatizzazioni, speculazioni, all’inquinamento e alla devastazione dei territori, calate sulla testa dei cittadini in nome del profitto e del malaffare con l’obiettivo di unire le lotte ambientali con quelle sociali contro sfruttamento, disoccupazione, precarietà e licenziamenti. Non solo opposizione dunque ma una proposta politica che metta al centro temi come il lavoro, l’ambiente e la democrazia a partire dai territori.
Per questo il 7 novembre anche se Renzi rimane a casa, noi saremo comunque in piazza a Bagnoli per fermare lo Sblocca-Italia, e rilanciamo la mobilitazione già a partire dallo sciopero del prossimo 14 novembre.

Comitati, cittadini e movimenti sociali contro il decreto Sblocca Italia verso la mobilitazione del 7 novembre a ‪#‎Bagnoli‬
‪#‎7nov‬ ‪#‎NoSbloccaItalia‬

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#7nov tutti a Bagnoli / Blocchiamo lo SbloccaItalia: Renzi statt’a casa!

MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO IL DECRETO “SBLOCCA ITALIA”

IL 7 NOVEMBRE TUTTI A BAGNOLI
CONTRO IL DECRETO SBLOCCA ITALIA
CONTRO IL PD ED IL GOVERNO RENZI

CONCENTRAMENTO ORE 9:30 P.ZZALE TECCHIO
MOBILITAZIONE TUTTA LA GIORNATA…
ASSEMBLEA ORE 16:00 POLITECNICO INGEGNERIA

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Il 7 novembre Renzi verra’ a bagnoli per celebrare la prima applicazione di un provvedimento ultraliberista ed autoritario che devasta i territori e la democrazia!

Quel giorno bagnoli deve essere il centro per una protesta generale e nazionale che affossi questo decreto ed unifichi le lotte sociali e ambientali contro il governo renzi!

Il decreto legge 133/2014, meglio conosciuto come “Sblocca Italia”, è un violento attacco alle procedure democratiche per il governo del territorio ed al patrimonio urbanistico ed ambientale del nostro paese. Inserendosi nel solco della peggiore destra neoliberista, il governo Renzi avvia lo smantellamento delle norme che presiedono alla tutela del territorio, considerate un ostacolo al dispiegamento degli interessi del partito del cemento, dai costruttori alla finanza speculativa.

L’articolato del decreto è una raffica di misure per la svendita del patrimonio immobiliare pubblico, la deregolamentazione degli interventi edilizi, il rilancio indiscriminato delle ‘grandi opere’, l’incentivazione degli strumenti finanziari a servizio della speculazione immobiliare, la promozione degli impianti per l’incenerimento dei rifiuti, l’agevolazione delle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, lo proliferazione di gasdotti e gassificatori.

Ma è soprattutto un attacco ai movimenti popolari ed ai comitati di base, sui quali il dogmatismo neoliberista vuole ribaltare le proprie responsabilità per la crisi economica e sociale. Col pretesto di superare i veti del ‘fondamentalismo ambientalista’ che bloccherebbe il paese, si vuole stroncare ogni critica di massa a questo pernicioso modello di sviluppo, ogni resistenza popolare alle politiche liberiste.

In questo museo degli orrori spicca l’articolo 33, che detta procedure straordinarie per interventi di rigenerazione urbana ed ambientale, inizialmente pensato per l’ex area industriale napoletana di Bagnoli e successivamente esteso all’intero territorio nazionale.

Con un provvedimento senza precedenti, i cittadini, le assemblee elettive locali e gli organi di controllo statali sono espropriati del diritto di pianificare il territorio di loro competenza, che viene affidato ad un commissario governativo-podestà: sarà questi, insieme ad un soggetto attuatore unico costituito da istituti finanziari, costruttori e proprietà immobiliare, a decidere i destini delle aree considerate “di interesse nazionale”.

Il programma d’intervento così congegnato derogherà a piani urbanistici e norme di tutela ambientale. Si tratta di misure apertamente anticostituzionali, pensate ad hoc per promuovere la speculazione edilizia sull’ultima grande area libera del litorale urbano di Napoli; laddove, cancellando la grande spiaggia pubblica balneabile ed il parco verde di 130 ettari previsti dagli strumenti urbanistici, si intende realizzare un mostruoso complesso portuale-residenziale-alberghiero.

Anche a Bagnoli l’obiettivo politico del decreto è annientare l’opposizione dei gruppi di base, che in questi anni hanno puntualmente denunciato le inefficienze della bonifica, arginando le ricorrenti manovre speculative e gli interessi affaristici che da tempo sabotano l’attuazione del piano urbanistico.

Dietro il governo Renzi ci sono le banche e Fintecna, la finanziaria statale proprietaria dei suoli ex IRI, che pretende di lucrarci senza pagare la bonifica. Ci sono i costruttori, Caltagirone-Cementir in testa, intenzionati a rovesciare tonnellate di cemento sull’ultimo litorale libero della città ed impadronirsi della riserva naturale di Nisida. C’è l’Idis-Città della Scienza, una greppia clientelare foraggiata con denaro pubblico, determinata a espandere i suoi tentacoli su spiaggia e parco. Proprio l’accordo per la sua ricostruzione, firmato ad agosto anche dalla giunta De Magistris (che ora piagnucola per essere stata messa nell’angolo) ha aperto le porte di Bagnoli agli squali della finanza e del mattone.

A contorno dei pesci grossi, la minutaglia locale di giornalisti asserviti, piccoli affaristi e clientele del Pd, col ruolo di corrompere ed ingannare la popolazione.
“Sblocca Italia” non produce lavoro e sviluppo ma precarietà sociale ed ambientale, devastando i territori e la democrazia, assestando un colpo pesantissimo alle condizioni di vita delle classi popolari. E’ un’operazione politica autoritaria, che testimonia la saldatura di interessi tra le centrali del potere economico-finanziario e le politiche del governo Renzi e del Pd.

Questo decreto è organicamente inserito nella logica politica che ispira tutte le controriforme in corso da tempo sul lavoro, la scuola, la casa, il governo del territorio, i servizi locali. Dal Jobs act alla Buona scuola, dalla legge Lupi sull’urbanistica al Piano casa, l’obiettivo delle corporazioni economico-finanziarie nazionali ed europee che reggono i fili del governo Renzi è uno solo: far pagare la crisi alle classi popolari, impossessandosi dei beni pubblici e stroncando ogni forma di reale opposizione dal basso.

Per questo occorre reagire con forza, il decreto va bloccato, con un’iniziativa di massa che costituisca un primo momento di ricomposizione e rilancio a livello nazionale delle vertenze settoriali e delle lotte in corso sui singoli territori.

Dobbiamo prendere parola, promuovere la mobilitazione in tutte le sedi possibili, locali, nazionali ed europee: nelle piazze, sugli organi di informazione, presso le sedi giudiziarie, nelle assemblee elettive. Ma il 7 novembre è un momento decisivo, che coinciderà con la fase di approvazione del decreto, e deve essere utilizzata per lanciare un segnale forte e chiaro al governo.
Bagnoli l’esempio lampante degli intenti speculativi sottesi allo “Sblocca Italia”.

E’ la sfida aperta che Renzi ha lanciato ai movimenti, a partire da quelli che si battono per il diritto alla città ed all’ambiente, commissariando un intero quartiere per realizzare una colossale speculazione urbanistica. Può quindi diventare il paradigma per una decisa protesta nazionale che affondi tutto l’impianto del decreto.

A BAGNOLI E SU TUTTI I NOSTRI TERRITORI
NON SERVONO COMMISSARI
MA LAVORO, AMBIENTE E DEMOCRAZIA!

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ADESIONI

Assise cittadina per Bagnoli
Laboratorio Politico Iskra
(Area Flegrea, Aversa, S.Maria C.Vetere)
Coordinamento Studenti Flegrei
Si Cobas
Coc Napoli
Comunisti per l’organizzazione di classe
Contadini di S.Laise
Bancarotta 2.0 – Lido Pola liberato
Zero81
Magnammece ‘o Pesone – campagna per il diritto all’abitare
Cantiere Sociale Quarto Mondo
Ex-Asilo Filangieri
Coordinamento studentesco casertano
Collettivo Autorganizzato Universitario
Studenti Autorganizzati Campani
Clash City Workers
Laboratorio Politico Kamo Area Nord
Mensa Occupata
Studenti Federico II
Cittadini Campani per un’altro piano dei rifiuti
Rete Campana Salute ed Ambiente
Stop Biocidio
Laboratorio Occupato Insurgencia
USB – Campania
Cobas
Comitati Acqua Pubblica
Coordinamento Irpinio No Triv
P. Carc
Coordinamento lista Tsipras Napoli
M5S Napoli
Identità Insorgenti
Coordinamento II Policlinico
Attac Napoli
Comitato Cassaintegrati e Licenziati Fiat
Collettivo Insorgenza Musica
Rete Ambiente e Salute della Provincia di Salerno
Galleri Art
Classe Operaia Nola
Comitato Cassaintegrati e Licenziati Fiat
Coordinamento ) dicembre Campania
CDUP Ingegneria
Il Salice Bianco
Rifondazione Comunista di Napoli e Nazionale
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto Ilva
Proletari Comunisti Taranto
LINK Napoli – coordinamento universitario
Combat Roma
Combat Viterbo
Sher Khan Cerca Casa – Roma
Casp
Promakos

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Territori e Resistenze vs #SbloccaItalia

TERRITORI E RESISTENZE vs #SBLOCCAITALIA

Il 30 ottobre al Lido Pola il comitato NO TRIV dell’Irpinia insieme al collettivo Bancarotta presentano una serata ad alto contenuto territoriale.

Con un solo provvedimento il governo non eletto di Renzi vuole cancellare 20 anni di lotte dei comitati e dei cittadini di tutta Italia per la tutela della salute e l’ambiente.
Un unico scopo: togliere alle comunita’ territoriali il potere di decidere sul proprio futuro e speculare indisturbati.

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verso il 7 novembre #Renzi statt’ a’ cas!

[https://www.facebook.com/events/1543610899191000/]

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—————————————————————–
H18.00
Proiezione e presentazione del documentario a cura degli autori:
“L’ORO VERO” – Resistenze contadine alla devastazione del territorio
[ http://vimeo.com/98623910 ]

H19.30
Dibattito [Lo sblocca Italia vs Altri modelli di sviluppo]
Francesco Masi – Coordinamento Naz. NO TRIV
Massimo Di Dato – Assise Cittadina di Bagnoli
Antonello Petrillo – Sociologo urbano
[https://dl.dropboxusercontent.com/u/25493772/RottamaItalia.pdf ]

H 21.00
Irpinia Street FOOD & BEVERAGE:
IL LUSSO AL POPOLO [CENA D’AUTORE ANTICRISI].
Gli chef d’Irpinia contro le trivellazioni petrolifere ci delizieranno con ri-elaborazioni dei migliori piatti irpini.
[https://www.facebook.com/745656132139776/photos/a.747904001914989.1073741830.745656132139776/793037214068334/?type=1&theater]

DUBWISE FROM IRPINIA.
H 22.30
JAMBASSA liveset feat. REDDOG e BOOMBUZZ (from Funky Pushertz) live set
+ DJ SET
[http://www.youtube.com/watch?v=ZZUHZVWy-CI]

#7nov FERMIAMO RENZI E LO #SBLOCCAITALIA

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verso il 7 novembre #Renzi statt’ a’ cas!

NOI CON LE MANI, L’ESPERIENZA E LA TERRA, LORO CON IL CEMENTO, LE NOCIVITA’ E IL PROFITTO!

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Contro Renzi e lo Sblocca-Italia: un appello a scendere in piazza il #7nov

21 OTTOBRE h17:00 ALL’EX-ASILO FILANGIERI

Assemblea pubblica
IL 7 NOVEMBRE TUTTI A BAGNOLI CONTRO
“SBROCCAITALIA” E LE POLITICHE DEL GOVERNO RENZI

IL 7 NOVEMBRE RENZI VERRA’ A BAGNOLI PER CELEBRARE LA PRIMA APPLICAZIONE DI UN PROVVEDIMENTO ULTRALIBERISTA ED AUTORITARIO CHE DEVASTA I TERRITORI E LA DEMOCRAZIA!

QUEL GIORNO BAGNOLI DEVE ESSERE IL CENTRO PER UNA PROTESTA GENERALE E NAZIONALE CHE AFFOSSI QUESTO DECRETO ED UNIFICHI LE LOTTE SOCIALI E AMBIENTALI CONTRO IL GOVERNO RENZI!

Facciamo appello a tutte le realtà organizzate, collettivi, comitati territoriali e di lotta, associazioni e singoli a partecipare a questa assemblea pubblica per contribuire nella costruzione degli appuntamenti
verso la mobilitazione del 7 Novembre a Bagnoli

Renzi non stare sereno: statt a cas!

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Un anno di liberazione del LidoPola: Il programma completo

In occasione dell’anno di liberazione del Lido Pola, immobile di proprietà demaniale abbandonato al degrado per più di venti anni, il collettivo Bancarotta 2.0 presenta le attività che si svolgeranno nel fine settimana di Venerdì 16, Sabato 17 e Domenica 18 Maggio.

TERRITORI FUORI DALLA CRISI [16/17/18 maggio]
| Festa della pirateria flegrea
| 3 giorni di iniziative_musica_dibattiti_proiezioni_fotografia_cucina
| 1 anno di liberazione del Lido Pola

3 giorni di festa: iniziative, musica, dibattiti, proiezioni, fotografia, cucina per festeggiare un anno di occupazione e recupero sociale dello spazio del Lido Pola, per rilanciare il progetto di lotta per la bonifica sociale dei nostri territori a partire dalle autogestioni, dalla partecipazione attiva, dai conflitti sul territorio, per incontrare le tante e i tanti che hanno contribuito al rilancio dell’opposizione sociale in città, per ragionare di sud, reddito, riappropriazioni, subalternità.

festa della pirateria flegrea

-TERRITORI FUORI DALLA CRISI-
Festa della pirateria flegrea

>>> Ven 16 Maggio 2014 <<<

> H.21.00
CENA SOCIALE
a cura della CucinaSociale del Lido Pola
> H.22.00
MUSICA
::: Slivovitz [live]
::: Roy Cleveland + Sound and Vision Lab [live & videoperformance]


 

>>> Sab 17 Maggio 2014 <<<

> H.16.00
SGUARDI SUL PAESAGGIO
passeggiata fotografica e studio sul paesaggio, l’abbandono e i luoghi dismessi da Nisida a Coroglio con
::: Luciano Ferrara
> H.18.00
BRIGANTI O EMIGRANTI
presentazione del libro “Briganti o Emigranti. Sud e movimenti tra conricerca e studi subalterni”
[a cura di Orizzonti Meridiani, ed. Ombre Corte]
dibattito sulle trasformazioni socio-urbane dell’area flegrea con
::: Giso Amendola – Professore Ordinario di Sociologia del Diritto all’Università di Salerno
::: Antonello Petrillo – Docente di Sociologia all’Università Suor Orsola Benincasa
::: Massimo Di Dato – attivista comitato “Una spiaggia per tutti”
::: Emilio Gardini – Sociologo
::: Francesco Festa – Orizzonti Meridiani
partecipano: Orizzonti Meridiani, Cantiere Sociale Quarto Mondo, Zero81, Lab. pol. Iskra
> H.21.00
CENA SOCIALE
a cura della CucinaSociale del Lido Pola
> H.22.00
MUSICA
::: Mescla [live]
::: AldolàChivalà [dj set]


>>> Dom 18 Maggio 2014 <<<

> H.14.00
PRANZO SOLIDALE
presentazione dell’esperienza del G.A.S. (gruppo d’acquisto solidale) ‘A Casarella
a cura della Casa del Popolo di Fuorigrotta 

Il pranzo sarà preparato con i prodotti biologici del G.A.S. e prevede il seguente menù:
— pasta fresca con zucchine e pecorino grattugiato
— tagliere di formaggi tipici con marmellate bio fatte in casa
> H.16.00
PIANO SREGOLATORE vs SPECULAZIONE E DEVASTAZIONE
giochiamo a scoprire e riprogettare dal basso la mappa dello sviluppo urbano dell’area occidentale di Napoli 
> H.18.00
STALKING BAGNOLI. “UN INCENDIO CHE DURA DA 20 ANNI”
proiezione di estratti video di “Stalking Bagnoli” a cura di InsuTv
a seguire talk con:
::: Mauro Forte – comitato “Una spiaggia per tutti”
::: Riccardo Rosa – NapoliMonitor 
::: Nicola Angrisano – InsuTv
partecipano voci e protagonisti delle lotte territoriali, Comitato Bonifichiamo Bagnoli 
> H.20.45
PROIEZIONE
38a giornata di campionato
Verona – Napoli


|AREA STAND|
– L’Anguilla – giornalino in movimento
– NapoliMonitor

Bancarotta 2.0_LidoPolaLiberato – Via Nisida, 24
LUNGA VITA AGLI SPAZI SOCIALI!

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19 OTTOBRE – COMINCIA L’AUTUNNO: CHE LE FOGLIE MORTE CADANO

1069135_685029261510034_113993621_n Contro tutte le aspettative catastrofiche di giornalisti affabulatori e sinistri professionisti della politica, a Roma ieri è stata una grande giornata di mobilitazione.

Oltre 70.000 persone in piazza, tra movimenti di lotta per la casa, No Tav, No Muos, movimenti ambientalisti, studenti, precari, lavoratori e cassintegrati in lotta per il reddito e i diritti sociali: un corteo nutrito, rabbioso e intelligente, che ha resistito alle provocazioni di qualche mentecatto di Casapound e delle forze dell’ordine, senza lasciarsi spezzare mai, puntando dritto all’assedio ai palazzi del potere (Ministeri dell’Economia, del Lavoro, delle Infrastrutture) e all’acampada finale, tutt’ora in corso a Porta Pia. 

Nonostante la demonizzazione messa in atto da parte dei media, per disincentivare la partecipazione alla manifestazione prima e screditare la tenuta in piazza poi, la maturità e l’unità dimostrate nell’arco dell’intera giornata – e oltre – sono dei chiari segnali di un’esigenza sempre più forte e condivisa, quella di una sollevazione generale che abbatta le politiche di Austerity attraverso pratiche di riappropriazione che ci si auspica si moltiplichino incontenibilmente in ogni città e regione. Un pezzo sempre più consistente di questo paese è in movimento per cambiare lo stato di cose attuale, per resistere alla crisi e alla devastazione che il capitalismo impone ai nostri territori e alle nostre vite: l’assedio e l’acampada non sono che il punto di partenza di un incontenibile processo

sociale di partecipazione che va generalizzandosi e allargandosi a macchia d’olio. 

Dalla prima assemblea di stamattina si è ottenuto l’incoraggiante risultato di un tavolo con il Ministro per le Infrastrutture: un incontro incentrato sull’emergenza abitativa, che si terrà martedì con la partecipazione di altri sindaci di svariate grandi città.

Insomma, quest’autunno inaugura degnamente la caduta delle foglie morte.

E non è che l’inizio!

RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VITA!!! 

Nel frattempo, sembrerebbero ben 14 le persone attualmente in stato di fermo: domattina a Piazzale Clodio ci sarà il processo per direttissima agli arrestati a seguito degli scontri di ieri. Ma in questi casi non ci sono né buoni né cattivi:

CELESTE E SARA LIBERE SUBITO!!! 

TUTTI LIBERI, TUTTI LIBERE!!!

#tuttiliberi #19O #tuttiliberi #cominciadesso

Riportiamo di seguito l’appello lanciato in rete dagli attivisti che sono ancora a Porta Pia:

L’acampada di Porta Pia ha bisogno anche del tuo aiuto!

YES WE CAMP! E ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE!

Vieni in Porta Pia e pianta la tua tenda insieme a noi!

PER FAR FUNZIONARE L’ACAMPADA ABBIAMO BISOGNO DI:

– Tende, sacchi a pelo, cuscini e coperte: tutto quello che può servire ad affrontare la notte.
– Ciabatte, prolunghe e riduzioni elettriche perché l’acampada ha bisogno di essere alimentata a dovere!
– Chiavette internet, pc, smartphone, macchine fotografiche e videocamere, ma sopratutto persone che abbiano voglia di raccontare insieme a noi questa piazza!
– Tavoli e sedie… in in piazza siamo tanti, non solo giovani e precari ma anche famiglie!
– Viveri e beni di prima necessità di qualsiasi tipo e quantità: in piazza è già stata allestita una cucina solidale, vieni a darci una mano!
– Stoffa e bombolette, cartelloni e pennarelli, tutto quello che può aiutarci a raccontare a tutt* le nostre lotte!
– Sopratutto abbiamo bisogno di te e della tua partecipazione, perché uniti si può pretendere la luna.

AIUTACI A FAR GIRARE!
Seguici su #19O

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CHI SEMINA VELENO RACCOGLIE (V)ENDETTA

1391429_578955578818509_327140656_n Oggi abbiamo attraversato con migliaia di persone le strade che portano da Aversa a Giugliano per 15 km. Abbiamo imposto il nostro veto ad un ulteriore tentativo di scempio della nostra terra, nonostante la notizia di ieri della sospensione del bando di gara propedeutico alla costruzione dell’inceneritore.

In Campania c’è movimento, lo dimostrano le continue mobilitazioni che da settimane stanno attraversando la nostra regione: contestazioni a ministri e politici, e lunghi cortei anche in piccoli centri.

Anni di lotte ambientali hanno fatto sì che tutti noi abbiamo acquisito un vocabolario comune sulla questione.

In strada non c’erano solo giuglianesi o abitanti di Aversa ma tutti coloro che sono stati colpiti dalla devastazione ambientale in Campania: i contributi delle lotte portati da Terzigno, da Pianura, da Quarto, da Chiaiano, da Bagnoli, da Benevento, e da Capua, oggi hanno fatto in modo che si creasse una sintesi di tutte le rivendicazioni espresse in un messaggio forte e chiaro diretto a chi sa di essere il mandante della devastazione:

– Basta!  La terra e i suoi prodotti sono avvelenati, i roghi tossici producono un alto livello di tumori e le falde acquifere sono in gran parte inquinate.

E’ arrivato il momento di riprenderci da soli le nostre terre, senza fidarci di nessuno.

 La sfiducia verso le istituzioni, responsabili di gran parte dello sfacelo, è altissima e non a caso oggi attraversando il corteo non abbiamo trovato bandiere di partiti e sindacati.

La sovranità territoriale espressa oggi in questa manifestazione dimostra quanto sia lontana da noi la rappresentanza politica sovranazionale, nazionale, e locale. L’autogoverno dei territori si pone oggi come una delle strade percorribili e possibili per i comitati territoriali; forse questi ultimi già ne stanno sperimentando l’utilità poichè attraverso la loro azione vigiliano e controllano i processi di speculazione sul territorio aprendo spazi di discussione pubblica che prospettano una reale possibil

ità di imporre la bonifica dei territori, dando la possibilità a noi di immaginare le nostre terre in modo diverso: modellate finalmente sui nostri desideri e sui nostri bisogni.

E’ fondamentale oggi più che mai mobilitarci ed essere in tanti, portando così la nostra rabbia nelle prossime giornate di mobilitazione per assediare i veri responsabili di questa situazione disastrosa.

A Napoli il 14 ottobre ci sarà l’assedio alla regione nei pressi dell’ufficio per l’ambiente vicino via Marina. A Roma il 19 ottobre ci sarà invece la giornata nazionale per il diritto al reddito e alla casa, durante la quale ci dirigeremo sotto quegli stessi palazzi che hanno gestito irresponsabilmente e vilmente la questione ambientale in Campania, e per cui siamo una delle regioni più inquinate d’europa.

E’ arrivato il momento di sfogare il nostro dissenso per uscire dalla mediocrità delle nostre vite imposta dall’austerity, e per poter dire con orgoglio e dignità che adesso VOGLIAMO TUTTO: tutto ciò che ci hanno sottratto, # vita, # casa, # reddito e # felicità.

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Zero81

Cantiere sociale QuartoMondo

Bancarotta 2.0 – Lido Pola Liberato

Collettivi Autonomi napoletani

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9 ottobre 2013 · 19:08

Open Sud: musica, lotte, controstorie || Arriva il Festival delle lotte meridionali

Open Sud: musica, lotte, controstorie || Arriva il Festival delle lotte meridionali

Un festival per le lotte meridionali

#stop_precarietà #reddito_garantito #stop_subalternità #riappropriazione #diritto_alla_casa #diritto_alla_salute #antirazzismo #beni_comuni

2-5 ottobre CINODROMO DI Fuorigrotta (Napoli)
viale Kennedy 
(a fianco ex Edenlandia, di fronte Cumana Edenlandia, 500mt Metro Campi Flegrei)

verso le giornate di mobilitazione dal 12 al 19 ottobre contro la precarietà, sul diritto al reddito e alla casa

contatti info.opensud@gmail.com

Open Sud

PROGRAMMA:

Mercoledi 2 ottobre dalle ore 22.

CONCERTO Apertura:

MC MARIOTTO
ALDOLA’ CHIVALA’
MARCO ZURZOLO
CICCIO MEROLLA
BISCA
JOVINE
FOJA
E. GRAGNANIELLO
in aggiornamento delle partecipazioni

ingresso al concerto a sottoscrizione (2 euro)

————————-

giovedì 3 ottobre

– ore 17 workshop:
INSORGENZE METROPOLITANE. STORIA E CARTOGRAFIA DELLE CITTA’ RIBELLI. 
Riflessioni a partire dal testo di David Harvey, “Città ribelli. I movimenti urbani dalla Comune di Parigi a Occupy Wall Street” (Il Saggiatore, Milano, 2013)
a cura di
Antonio Pone (Zero81 – Orizzonti Meridiani)
Bruno Martirani (Quarto Mondo – Orizzonti Meridiani)
Danilo Caracciolo (Aula LP Lettere Precarie – Orizzonti Meridiani)

– ore 20.30 Talk:
CONTROSTORIE“:
Orizzonti Meridiani, i sud e le lotte del Mediterraneo: tra linguaggi del potere e delegittimazione politica per una storia dei movimenti e delle lotte subalterni”

Francesco Festa (Orizzonti Meridiani)- discussant
Francesco Caruso (ricercatore precario)
Fulvio Massarelli (InfoAut, autore de “La collera della casbah. Voci di rivoluzione a Tunisi”)
Luca Persico “Zulù” (99 Posse crew)
Franco Piperno (Orizzonti Meridiani)
bennato opensudOre 22.00: CONCERTO

ForeMare
FRANCESCO DI BELLA – Ballads

EUGENIO BENNATO in concerto

ingresso del concerto a sottoscrizione (5 euro)

———————————

Venerdi 4 ottobre

– ore 17.00 workshop:
“DENTRO-CONTRO E OLTRE LA METROPOLI
pratiche di riappropriazione diretta e riflessioni per abitare il conflitto”,
a cura di Magnammece o pesone.

– ore 17.00 workshop, ore 20.30 il Talk:
“ROMPERE L’AUSTERITY. Cooperazione del lavoro vivo, Reddito garantito e riappropriazione dei servizi per liberarci dal ricatto”

Giso Amendola (Orizzonti Meridiani) – discussant
Marco Bascetta (Il Manifesto)
OZ Officine Zero (Roma)
Cantieri Megaride (Napoli)
Comitato Cassintegrati FIAT Pomigliano
Terre Comuni Calabria
Realtà precarie della Campania
nccp opensudOre 22:00 CONCERTO

E ZEZI 
NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE in concerto

ingresso del concerto a sottoscrizione (5 euro)

—————————————

Sabato 5 ottobre

– Ore 17 workshop sulle lotte studentesche a cura del Collettivo studenti Autonomi Napoli e della rete StudAut

– Ore 17.00 workshop – ore 20.30 TALK:

Lotte ambientali e diritto al territorio, verso l’autogoverno del ‘comune‘”

Luca Recano (Orizzonti Meridiani) – discussant
Movimento No Gas – CSOA Tempo Rosso (Alto Casertano)
Lab. Bancarotta_ Bagnoli (Napoli)
Comitato NoTriv – CSA Depistaggio (Benevento)
Comitato NoMous – CS ExKarcere, CS Anomalia (Palermo)
SPA Arrow (Cosenza)
Comitati ambientalisti campani

Dalle ore 22.00

REGGAE AGAINST AUSTERITY
Pmk family

ingresso della dancehall a sottoscrizione (2 euro)

area stand, web zone, istallazioni, info-point
precari, collettivi, reti, comitati, comunità

__________________________________________________________________________________________

Qui i materiali di presentazione degli incontri principali:

https://www.facebook.com/groups/precari/doc/544994935555771/

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BonifichiAmo Bagnoli: di nuovo in piazza i comitati! | Striscione contro il Ministro Lorenzin e mascherine contro l’inquinamento

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Chi ha inquinato deve pagare

COMUNICATO STAMPA

BonifichiAmo Bagnoli: di nuovo in piazza i comitati!
Striscione contro il Ministro Lorenzin e mascherine contro l’inquinamento

Oggi pomeriggio i movimenti di lotta bagnolesi e gli attivisti del comitato BonifichiAmo Bagnoli sono scesi di nuovo in piazza per denunciare il disastro ambientale di Bagnoli, appurato solo recentemente dalle inchieste della magistratura.

Distribuiti volantini sul disastro ambientale di Bagnoli e mascherine per proteggersi dall’inquinamento. Dopo un corteo spontaneo, uno striscione viene esposto all’ingresso del Pontile Nord, chiuso da giorni per una protesta dei lavoratori della BagnoliFutura contro l’incertezza del loro futuro lavorativo: “IL DISASTRO AMBIENTALE NON FA PARTE DEL NOSTRO STILE DI VITA – CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE”. Così recita lo striscione in riferimento alle vergognose dichiarazioni del ministro Lorenzin.

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Le dichiarazioni del sindaco De Magistris sullo sblocco di fondi per la bonifica da parte del governo non convincono i comitati che denunciano il disastro ambientale di Bagnoli: i tempi della magistratura e l’attuale establishment politico-economico che gestisce la riqualificazione dell’area e che passa dai CDA di BagnoliFutura, di Città della Scienza, dalle attività commerciali che insistono sul litorale e dalle istituzioni, non costituiscono alcuna garanzia essendo tutti coinvolti, a vario titolo e talvolta avvantaggiandosene, nelle responsabilità o nei silenzi e assenzi che hanno accompagnato la truffa e il disastro ambientale della mancata bonifica di Bagnoli.

Le parole vergognose del ministro della salute del governo Letta, Beatrice Lorenzin – che qualche giorno fa aveva goffamente sminuito il peso dell’inquinamento causato da discariche, inceneritori, insediamenti industriali, abusivismo, e sversamenti tossici sul tasso di incidenza tumorale della nostra regione, attribuendone la causa allo “stile di vita” dei cittadini campani – hanno infatti suscitato l’indignazione e la rabbia dei cittadini di tutta la Campania.

In particolare le comunità che subiscono in modo più pesante l’impatto delle mancate bonifiche e degli abusi scellerati dell’economia legale ed extralegale sull’ambiente del territorio campano, si trovano a subire, oltre al danno di vedersi negato il diritto alla salute e un futuro dignitoso, la beffa di vedere coperti i responsabili e negata la possibilità di chiedere giustizia! Così mentre le politiche del governo proseguono la distruzione della sanità e del welfare pubblico, attaccando il diritto alla salute, si cerca di cancellare anche le responsabilità storiche che hanno fatto della Campania e di altre zone del meridione e del paese terreno di sperimentazione degli più scellerati abusi nel nome dell’interesse economico, ponendo le basi per un vero e proprio biocidio che grava, oltre che sulla salute e sull’ambiente, sull’intera economia dei territori colpiti.

Prosegue dunque la lotta per la creazione di un osservatorio sulla bonifica, uno strumento di vigilanza dal basso verso l’utilizzo dei fondi e le procedure che dovrebbero interessare la bonifica dell’area, per la chiusura di Bagnoli Futura, e per l’applicazione sostanziale del principio giuridico che prevede che “chi ha inquinato deve pagare”, intervenendo direttamente sui beni mobili e immobili dei responsabili del disastro-Bagnoli.

Inoltre le realtà protagoniste del Comitato BonifichiAmo Bagnoli chiedono l’apertura di un tavolo permanente su casa, lavoro, servizi e spazi sociali, che riconosca preventivamente la legittimità e la virtuosità di esperienze di autogestione (come quelle di Villa Medusa e dell’ex Lido Pola – Bancarotta 2.0) come effettivi percorsi di “bonifica sociale” del territorio.

Il Comitato Bonifichiamo Bagnoli si riunirà prossimamente in plenaria mercoledì 17 luglio per decidere come continuare la mobilitazione.

Napoli, 5 luglio 2012
Comitato cittadino di lotta “BonifichiAmo Bagnoli”

Per riferimenti contatta gli infopoint:
Laboratorio Politico Iskra – ogni Lunedi ore 17:00 – via Enea 19/a, Bagnoli
Lido Pola Occupato – Bancarotta
Villa Medusa Occupata
Casa del Popolo Fuorigrotta

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Assemblea pubblica verso il 19 aprile || Oltre l’ingovernabilità istituzionale: costruiamo l’ingovernabilità sociale. Que se vayan todos!

In tutta Italia va crescendo la costruzione di una giornata di lotta contro la precarietà per la conquista di reddito e per la liberazione delle nostre vite dall’austerità, dalla miseria e della crisi. Questa giornata sarà venerdì 19 aprile. Un primo momento per lanciare una mobilitazione nazionale.

Evento FB: https://www.facebook.com/events/528021080573667/

Assemblea pubblica verso il 19 aprile || Oltre l'ingovernabilità istituzionale: costruiamo l'ingovernabilità sociale. Que se vayan todos!

Assemblea pubblica verso il 19 aprile || Oltre l’ingovernabilità istituzionale: costruiamo l’ingovernabilità sociale. Que se vayan todos!

Per la costruzione della giornata di lotta in Campania e della mobilitazione nazionale,
Assemblea pubblica
Lunedì 8 aprile ore 17
Aula Matteo Ripa (Palazzo Giusso/Orientale)

Precar*, student* e disoccupat* campan* per il reddito verso il 19 aprile

 

 

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8 aprile 2013 · 08:33

Orizzonti Meridiani #3 || Briganti o emigranti. Sud e studi subalterni _ Napoli 16-17 marzo 2013

Briganti o emigranti. Sud e studi subalterni.

3° seminario di Orizzonti meridiani.

@Zer081 – zone di esperienze ribelli

(largo banchi nuovi – ex mensa dell’orientale)

Orizzonti Meridiani #3 _ Briganti o emigranti

Orizzonti Meridiani #3 _ Briganti o emigranti

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