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II Assemblea Popolare – sblocchiamo NOI Bagnoli – X Municipalità

Dopo la grandissima partecipazione alla prima assemblea popolare e ai tavoli di lavoro, secondo appuntamento per proseguire in assemblea l’organizzazione della mobilitazione e le proposte dei tavoli tematici.

APPUNTAMENTO SABATO 24 DALLE ORE 9:00
ALL’INTERNO DEL PARLAMENTO DELLA X MUNICIPALITA’
IL COMMISSARIAMENTO SARA’ POPOLARE!

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Dopo il corteo del 30 Settembre e la prima Assemblea popolare a Villa Medusa di Sabato 10, per decidere sul futuro dell’area e per mettere al centro i bisogni di chi vive la città e i territori, ogni due settimane di Sabato ci incontreremo per discutere e decidere sul nostro futuro, non staremo più a guardare aspettando che il politico o lo speculatore di turno vengano a prendere le decisioni in base ai loro bisogni.

Mettere d’avanti le necessità degli abitanti del quartiere partendo dai problemi che giorno per giorno siamo costretti ad affrontare.

Abbiamo già individuato alcuni nodi centrali da affrontare per poter iniziare la discussione e dividerci in tavoli: l’annosa questione dei trasporti legata alla gestione della sepsa, la problematica relativa alla mancanza di edifici scoalstici e di una scarsa possibilità di lavoro per gli studenti, la questione disoccupazione che tiene in scacco numerosi cittadini costringedoli ad emigrare, le problematiche legate alla movida senza controlli…

Queste sono sole alcune delle questioni che ci preme discutere ma sicuramente altre ne verranno fuori durante il dibattito.

PARTECIPA PER DECIDERE SUL FUTURO DEL TUO QUARTIERE

BASTA LAMENTARSI!
LIBERIAMO BAGNOLI!
SBLOCCHIAMO NOI BAGNOLI
DECIDIAMO NOI SUL NOSTRO TERRITORIO!

Dopo che negli ultimi mesi Renzi ha giocato sul nome del commissario, sembra essere ufficiale che la nomina verrà data a Nastasi, volto in apparenza nuovo ed estremamente pulito.

Personaggetto perfetto per chi vuole mascherare operazioni ben più contorte e pericolose, quale l’individuazione del soggetto attuatore privato che con l’articolo 33 della legge ‘Sblocca Italia’ andrà avanti con provvedimenti mirati a mettere il destino di un’area di oltre 250 ettari in mano alla speculazione edilizia, agli interessi privati dei vari Caltagirone e Fintecna e alla trasformazione del principio “chi inquina paga” in “chi inquina viene ripagato”.

Vogliamo veramente lasciare in mano al partito che attualmente sta governando l’Italia e alle stesse società e soggetti responsabili di questo disastro ancora una volta la possibilità di decidere sul futuro del nostro territorio?

Pensi davvero che siano loro a “sbloccare” Bagnoli?

Per un reale ripristino, progresso e riqualificazione delle aree ex-Italsider, cosi come l’area Ex-Nato, l’alternativa a questo disastro non può che provenire da noi, l’inversione di rotta non può che partire da chi Bagnoli la vive e la soffre.

CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE:
Bonifiche reali e sotto controllo popolare
Lavoro stabile e sicuro
Spiaggia pubblica
Servizi e spazi sociali

UN’ALTRA BAGNOLI E’ POSSIBILE
CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE
IL COMMISSARIAMENTO SARA’ POPOLARE
BONIFICA, LAVORO, SERVIZI, SPIAGGIA, SPAZI SOCIALI

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13 giugno, ore 17: #PrendiSpazio al Lido Pola – Assemblea verso la gestione comunitaria dello spazio

Il Lido Pola era uno stabile abbandonato da circa 20 anni, lasciato al degrado strutturale, igienico-sanitario e sociale : il 17 maggio 2013 è stato occupato dal collettivo Bancarotta 2.0 per bloccarne la svendita e la privatizzazione, nonché per cominciare un percorso di riappropriazione e di recupero sociale della struttura, con interventi di riqualificazione e messa in sicurezza.

#PrendiSpazio

Questo processo di partecipazione ed auto-organizzazione dal basso ha prodotto dei progressi in fatto di smaltimento dei rifiuti, interventi di messa in sicurezza dei solai e di impermeabilizzazione del tetto, installazione di porte, finestre, servizi, attrezzature per garantire la vivibilità e l’ accessibilità della struttura a tutti.

Attraverso la realizzazione di attività sociali e politiche, artistiche e culturali (assemblee, dibattiti, concerti, esposizioni, presentazione di libri, cineforum, teatro, mostre corsi, laboratori, stage e molto altro ancora) e la partecipazione attiva di coloro che le attraversano, vogliamo dare nuova destinazione d’ uso ad uno dei tantissimi spazi abbandonati di Bagnoli, un quartiere in cui governi ed amministrazioni negli ultimi decenni hanno lasciato spazio solo ad inquinamento, speculazione economica e svendita dei beni pubblici, invece di soddisfare i bisogni e i desideri di chi lo abita.

Tale processo, nonostante l’arrivo delle solite misure repressive, è stato portato da subito all’attenzione del Comune di Napoli e dell’Agenzia del Demanio (proprietaria dello stabile) con la proposta di trovare le modalità per realizzare una gestione partecipata nonché l’auto-recupero della struttura e la bonifica delle aree circostanti dai rifiuti, a partire dal trasferimento dello stabile dalla gestione demaniale a quella comunale.

Al dialogo con le istituzioni sono, però, seguiti pochi fatti concreti: il sito è ancora da bonificare, l’acquisizione da parte del Comune di Napoli è in fase di completamento, non esiste una progettualità né un interesse politico forte nel valorizzare il percorso di partecipazione e di autorecupero costruendo le condizioni per la sua continuità. Dopo due anni di dialogo vogliamo proseguire il percorso senza aspettare, come abbiamo sempre fatto. Stavolta mettiamo al centro la gestione e la progettualità sul futuro del Lido Pola, a partire dalla partecipazione.

Nonostante la forte solidarietà dimostrata in questi anni da abitanti del quartiere e dai movimenti cittadini, sentiamo la necessità di ampliare e condividere la gestione dello spazio con tutte le persone che in questi mesi hanno attraversato, pensato, vissuto, o anche solo sbirciato quanto realizzato finora al Lido Pola: agli attivisti, alle associazioni, agli artisti, ai precari, ai lavoratori, ai disoccupati, agli insegnanti, ai ricercatori, agli studenti e a tutte le persone interessate alla gestione partecipata e comunitaria di una struttura che è una risorsa dell’intera città.

Così come avviene in tanti spazi che in questi anni sono stati occupati e restituiti alla città (l’ex asilo Filangieri, il Giardino di Materdei, Villa Medusa, il convento di S. Fede liberata, il Parchetto di Soccavo, e così via), si vuole proporre un’idea di uso lontana dalla gestione privatistica e dalla logica del profitto connessa ai bisogni e alle lotte dei territori, costruendo reti di solidarietà e mutualismo, facendo della nostra esperienza comune una concreta alternativa politica e culturale alla distruzione del welfare, dei servizi, alla chiusura degli spazi di socialità. Farsi, insomma, anticorpi contro il dilagare di fascismo, razzismo, securitarismo, individualismo, e promuovere insieme un modo diverso di vivere i territori e le relazioni.

Invitiamo tutte/i sabato 13 giugno alle 17:00 al Lido Pola per partecipare, con proposte per nuove attività o per rilanciare le iniziative che sono state realizzate al Lido Pola in questi anni, al dibattito sul percorso di costruzione di un’assemblea di gestione comunitaria.

Sostieni gli spazi sociali, sostieni il Lido Pola: #PrendiSpazio anche tu!

Bancarotta 2.0

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13 giugno, ore 17: #PrendiSpazio al Lido Pola – Assemblea verso la gestione comunitaria dello spazio

#PrendiSpazio

Il Lido Pola era uno stabile abbandonato da circa 20 anni, lasciato al degrado strutturale, igienico-sanitario e sociale : il 17 maggio 2013 è stato occupato dal collettivo Bancarotta 2.0 per bloccarne la svendita e la privatizzazione, nonché per cominciare un della struttura, con interventi di riqualificazione e messa in sicurezza.

Questo processo di partecipazione ed auto-organizzazione dal basso ha prodotto dei progressi in fatto di smaltimento dei rifiuti, interventi di messa in sicurezza dei solai e di impermeabilizzazione del tetto, installazione di porte, finestre, servizi, attrezzature per garantire la vivibilità e l’accessibilità della struttura a tutti.

Attraverso la realizzazione di attività sociali e politiche, artistiche e culturali (assemblee, dibattiti, concerti, esposizioni, presentazione di libri, cineforum, teatro, mostre corsi, laboratori, stage e molto altro ancora) e la partecipazione attiva di coloro che le attraversano, vogliamo dare nuova destinazione d’uso ad uno dei tantissimi spazi abbandonati di Bagnoli, un quartiere in cui governi ed amministrazioni negli ultimi decenni hanno lasciato spazio solo ad inquinamento, speculazione economica e svendita dei beni pubblici, invece di soddisfare i bisogni e i desideri di chi lo abita.

Tale processo, nonostante l’arrivo delle solite misure repressive, è stato portato da subito all’attenzione del Comune di Napoli e dell’Agenzia del Demanio (proprietaria dello stabile) con la proposta di trovare le modalità per realizzare una gestione partecipata nonché l’auto-recupero della struttura e la bonifica delle aree circostanti dai rifiuti, a partire dal trasferimento dello stabile dalla gestione demaniale a quella comunale.

Al dialogo con le istituzioni sono, però, seguiti pochi fatti concreti: il sito è ancora da bonificare, l’acquisizione da parte del Comune di Napoli è in fase di completamento, non esiste una progettualità né un interesse politico forte nel valorizzare il percorso di partecipazione e di autorecupero costruendo le condizioni per la sua continuità. Dopo due anni di dialogo vogliamo proseguire il percorso senza aspettare, come abbiamo sempre fatto. Stavolta mettiamo al centro la gestione e la progettualità sul futuro del Lido Pola, a partire dalla partecipazione.

Nonostante la forte solidarietà dimostrata in questi anni da abitanti del quartiere e dai movimenti cittadini, sentiamo la necessità di ampliare e condividere la gestione dello spazio con tutte le persone che in questi mesi hanno attraversato, pensato, vissuto, o anche solo sbirciato quanto realizzato finora al Lido Pola: agli attivisti, alle associazioni, agli artisti, ai precari, ai lavoratori, ai disoccupati, agli insegnanti, ai ricercatori, agli studenti e a tutte le persone interessate alla gestione partecipata e comunitaria di una struttura che è una risorsa dell’intera città.

Così come avviene in tanti spazi che in questi anni sono stati occupati e restituiti alla città (l’ex asilo Filangieri, il Giardino di Materdei, Villa Medusa, il convento di S. Fede liberata, il Parchetto di Soccavo, e così via), si vuole proporre un’idea di uso lontana dalla gestione privatistica e dalla logica del profitto, connessa ai bisogni e alle lotte dei territori, costruendo reti di solidarietà e mutualismo, facendo della nostra esperienza comune una concreta alternativa politica e culturale alla distruzione del welfare, dei servizi, alla chiusura degli spazi di socialità. Per farsi, insomma, anticorpi contro il dilagare di fascismo, razzismo, securitarismo, individualismo, e promuovere insieme un modo diverso di vivere i territori e le relazioni.

Invitiamo tutte/i sabato 13 giugno alle 17:00 al Lido Pola per partecipare, con proposte per nuove attività o per rilanciare le iniziative che sono state realizzate al Lido Pola in questi anni, al dibattito sul percorso di costruzione di un’assemblea di gestione comunitaria.

Sostieni gli spazi sociali, sostieni il Lido Pola: #PrendiSpazio anche tu!

Bancarotta 2.0

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Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia

Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia @ L'Asilo

Prima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia @ L’Asilo

COMUNICATO FINALE

Ad un mese dalla mobilitazione di Bagnoli del 7 Novembre, sull’onda delle mobilitazioni di questi mesi (da Potenza alle marce contro il biocidio) si è svolta la prima partecipatissima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia.

Un primo importante momento di confronto, con centinaia di partecipanti, tra realtà, organizzazioni, coordinamenti, comitati e resistenze territoriali con l’obiettivo di costruire unitariamente una campagna contro la legge SbloccaItalia, inserita all’interno di una generale aggressione del capitale alle condizioni di vita, economiche, sociali ed ambientali.

L’articolato del decreto è una raffica di misure per la svendita del patrimonio immobiliare pubblico, la deregolamentazione degli interventi edilizi, il rilancio indiscriminato delle grandi opere inutili, l’incentivazione degli strumenti finanziari a servizio della speculazione, la promozione degli impianti per l’incenerimento dei rifiuti, commissariamenti, l’agevolazione delle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, la proliferazione di gasdotti e gassificatori.

Passato con l’ennesima fiducia al Senato con l’accelerazione da parte dell’esecutivo, il governo con lo Sblocca-Italia è riuscito paradossalmente nell’intento di unire le tante vertenze territoriali.

L’esigenza di una campagna nazionale nasce non solo per includere le singole vertenze in un contenitore che le rafforzi ma anche e soprattutto a prefigurare un movimento effettivamente unitario che contrasti questo decreto nella sua interezza essendo inserito organicamente nella logica politica che ispira tutte le controriforme del governo Renzi sul lavoro, la scuola, la casa, il governo del territorio, i servizi locali: dal Jobs act alla Buona scuola, dalla legge Lupi sull’urbanistica al Piano casa.

L’assemblea esprime l’esigenza di costruire in maniera condivisa, con i tempi ed i passaggi opportuni, uno spazio di coordinamento che connetta tutte le vertenze in prospettiva di un superamento della pur positiva esperienza delle reti di mutuo soccorso.

Si valuta positivamente la proposta di una mobilitazione coordinata sui territori da realizzarsi entro fine Dicembre, possibilmente lo stesso giorno, per spingere le Regioni ad impugnare lo Sblocca-Italia di fronte alla Corte Costituzionale.

Sul piano organizzativo, e’ stata condivisa la proposta di costruire una assemblea nazionale attraverso assemblee di macro area. Il 14 dicembre si terra’ presso Pescara la assemblea delle realtà di Abruzzo, Molise e Marche. Per quanto riguarda il Sud, si e’ espressa l’esigenza di ampliare la rappresentatività dell’assemblea di oggi, lavorando ad un nuovo momento d’incontro anche con altre realtà meridionali; per tale incontro si e’ individuata la data del 18 gennaio, presso un luogo più baricentrico rispetto al sud quale la Certosa di Padula – Salerno. Attraverso questo appello ed i contatti con i comitati attivi del nord , si sollecita la convocazione di un assemblea di macro-area anche nel Nord. In modo da arrivare ad un assemblea nazionale verso la metà di Febbraio con la proposta all’ordine del giorno di una mobilitazione unitaria e nazionale contro lo Sblocca-Italia.

Ribadiamo che chi “devasta e saccheggia” è lo Stato, il quale mentre attacca le comunità che si oppongono ai processi speculativi assolve chi inquina ed uccide come nel caso del processo Eternit.

La generalizzazione delle lotte è la risposta politicamente più forte all’ondata repressiva che sta montando contro le esperienze di resistenza sui territori: dalla NoTav a Bagnoli, passando per le accuse ai NoTriv lucani, fino ai NoMuos.

Le varie iniziative che si svilupperanno sui territori già calendarizzate potrebbero condividere l’utilizzo di un unico canale comunicativo (anche attraverso hashtag in rete “No #SbloccaItalia”) che dia il senso della costruzione di un unico coordinamento inclusivo.

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Calendario delle iniziative sui territori

Sabato 13 Dicembre

Assemblea pubblica “StopBiocidio” all’Auditorium di Caivano

Manifestazione a Cagliari contro le servitù militare della Sardegna

Venerdi 19 Dicembre

Manifestazione “Difendiamo Taranto – No a Tempa Rossa” h 17:00 Zona Palamazzola

Per fine Dicembre – Manifestazione e Presidi a Pisticci ed altrove

Sabato 3 Gennaio Irpinia – Gesualdo

Manifestazione contro il Pozzo Gesualdo 1

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Prima Assemblea del Centro-Sud contro lo Sblocca-Italia

Partecipanti: Laboratorio Politico Iskra, Assise cittadina per Bagnoli, Coordinamento Studenti Flegrei, Stop Biocidio, Comitato No Inceneritore di Giugliano, Bancarotta/Lido Pola Bagnoli, Stop Tempa Rossa di Taranto, No Triv Potenza – Coordinamento Basilicata, Rap Molise, Zer081, Attac Napoli, StopTTip, Cantiere Sociale Chiaiano, Lab. Occ. Insurghencia, Coordinamento Nazionale No Triv – Sez.Basilicata, Communia Lazio, Rete Campana Salute Ambiente, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Coord. Regionale Acqua Pubblica Campania, Rete Ambiente e Salute Salerno, PRC Salerno, Laboratorio sociale per i beni comuni – Potenza, L’altra Europa/L’altra Campania, No Triv Sannio, No Triv Irpinia, Abruzzo Social Forum, Forum abruzzese – Movimenti per l’Acqua, Coordinamento Comitati Fuochi, Usb/Ross@, Usb – Gruppo di lavoro Società Partecipate, Radio Vostok, Isde Salerno, Isde Puglia, Laboratorio Politico Kamo.

 

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Il governo ‪#‎Renzi‬ fugge da Bagnoli, i movimenti si riprendono la piazza!

Il governo ‪#‎Renzi‬ fugge da Bagnoli, i movimenti si riprendono la piazza!

Una grande assemblea popolare proprio nel cuore di Bagnoli ha rilanciato la manifestazione del 7 novembre contro lo Sblocca Italia. Studenti, disoccupati, comitati del territorio e movimenti si sono dati appuntamento in tantissimi nonostante la pioggia e alla presenza del Sindaco De Magistris che ha dichiarato: «Siccome considero quello del Presidente del Consiglio un tradimento istituzionale, se non ci sarà il ritiro della norma su Bagnoli entro l’11 novembre, che è la data di conversione, noi non ci sentiamo più vincolati formalmente a quella firma e allora come sindaco di Napoli ritiro la firma che è stata messa a Città della scienza il 14 agosto». De Magistris dunque si schiera con le ragioni della protesta e si assume l’impegno di contrastare il decreto Sblocca Italia, in quanto incostituzionale e deleterio, incassando anche le critiche dai comitati e dai cittadini per non aver saputo interpretare nella sua esperienza al governo della città le istanze e le rivendicazioni che da anni essi portano avanti.

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Nel frattempo la mobilitazione in vista del 7 novembre a Bagnoli ha assunto ormai rilevanza nazionale. Alle decine di adesioni da tutta la Campania si sommano quelle di comitati e movimenti da altre regioni, da cui ci si aspettano anche pullman e delegazioni. Questo deve aver spaventato il governo che fa sapere che la visita a Bagnoli è rinviata. Il premier Renzi non sarà dunque a Bagnoli il 7 novembre, la manifestazione invece si farà. Un dato significativo: piuttosto che “confrontarsi” con la mobilitazione dei comitati e dei movimenti sociali il governo sceglie la latitanza. Dopo le vergognose cariche agli operai AST di Terni a Roma e quelle fuori al congresso di Confindustria a Brescia, il consenso patinato di questo governo comincia a scricchiolare in tutta la sua fragilità proprio sui capisaldi dell’iniziativa legislativa: il decreto Sblocca Italia, e il Job’s Act.

I comitati ribadiscono l’appello a scendere in piazza a Bagnoli e a sostenere in tutte le città la mobilitazione contro lo Sblocca Italia, confermando che la manifestazione si farà e annunciando che il corteo punterà ad arrivare comunque a Città della Scienza, dove avrebbe dovuto tenersi la visita del governo. Dunque la manifestazione si prenderà proprio lo spazio che era riservato alla visita di Renzi. Proprio per sottolineare l’inconsistenza di questo governo e la legittima pretesa dei cittadini a essere protagonisti dello spazio pubblico anche a livello decisionale.

Intanto perfino sul versante istituzionale il Decreto Sblocca-Italia sta incontrando ostacoli: come in Basilicata anche al Consiglio Regionale della Campania si discute se impugnare o meno i provvedimenti contenuti nel decreto.
Proprio domani è prevista la votazione di un ordine del giorno a riguardo, e i comitati annunciano che si faranno vivi per evitare strumentalizzazioni e inchiodare le istituzioni regionali alle ragioni dell’opposizione sociale al decreto: non ci si accontenta dunque di un contrasto formale e di facciata.

La manifestazione di venerdì 7 novembre partirà alle ore 9.30 da Piazzale Tecchio e arriverà fino a Città della Scienza. Nel pomeriggio, alle 16.00, ci sarà poi un’assemblea conclusiva al Politecnico d’Ingegneria Federico II per rilanciare la mobilitazione nazionale contro il decreto Sblocca-Italia mettendo in rete tutte le realtà di lotta che dalla Valsusa a Niscemi passando per Bagnoli si oppongono a grandi opere inutili, trivellazioni, cementificazioni, privatizzazioni, speculazioni, all’inquinamento e alla devastazione dei territori, calate sulla testa dei cittadini in nome del profitto e del malaffare con l’obiettivo di unire le lotte ambientali con quelle sociali contro sfruttamento, disoccupazione, precarietà e licenziamenti. Non solo opposizione dunque ma una proposta politica che metta al centro temi come il lavoro, l’ambiente e la democrazia a partire dai territori.
Per questo il 7 novembre anche se Renzi rimane a casa, noi saremo comunque in piazza a Bagnoli per fermare lo Sblocca-Italia, e rilanciamo la mobilitazione già a partire dallo sciopero del prossimo 14 novembre.

Comitati, cittadini e movimenti sociali contro il decreto Sblocca Italia verso la mobilitazione del 7 novembre a ‪#‎Bagnoli‬
‪#‎7nov‬ ‪#‎NoSbloccaItalia‬

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Territori e Resistenze vs #SbloccaItalia

TERRITORI E RESISTENZE vs #SBLOCCAITALIA

Il 30 ottobre al Lido Pola il comitato NO TRIV dell’Irpinia insieme al collettivo Bancarotta presentano una serata ad alto contenuto territoriale.

Con un solo provvedimento il governo non eletto di Renzi vuole cancellare 20 anni di lotte dei comitati e dei cittadini di tutta Italia per la tutela della salute e l’ambiente.
Un unico scopo: togliere alle comunita’ territoriali il potere di decidere sul proprio futuro e speculare indisturbati.

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verso il 7 novembre #Renzi statt’ a’ cas!

[https://www.facebook.com/events/1543610899191000/]

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H18.00
Proiezione e presentazione del documentario a cura degli autori:
“L’ORO VERO” – Resistenze contadine alla devastazione del territorio
[ http://vimeo.com/98623910 ]

H19.30
Dibattito [Lo sblocca Italia vs Altri modelli di sviluppo]
Francesco Masi – Coordinamento Naz. NO TRIV
Massimo Di Dato – Assise Cittadina di Bagnoli
Antonello Petrillo – Sociologo urbano
[https://dl.dropboxusercontent.com/u/25493772/RottamaItalia.pdf ]

H 21.00
Irpinia Street FOOD & BEVERAGE:
IL LUSSO AL POPOLO [CENA D’AUTORE ANTICRISI].
Gli chef d’Irpinia contro le trivellazioni petrolifere ci delizieranno con ri-elaborazioni dei migliori piatti irpini.
[https://www.facebook.com/745656132139776/photos/a.747904001914989.1073741830.745656132139776/793037214068334/?type=1&theater]

DUBWISE FROM IRPINIA.
H 22.30
JAMBASSA liveset feat. REDDOG e BOOMBUZZ (from Funky Pushertz) live set
+ DJ SET
[http://www.youtube.com/watch?v=ZZUHZVWy-CI]

#7nov FERMIAMO RENZI E LO #SBLOCCAITALIA

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verso il 7 novembre #Renzi statt’ a’ cas!

NOI CON LE MANI, L’ESPERIENZA E LA TERRA, LORO CON IL CEMENTO, LE NOCIVITA’ E IL PROFITTO!

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Contro Renzi e lo Sblocca-Italia: un appello a scendere in piazza il #7nov

21 OTTOBRE h17:00 ALL’EX-ASILO FILANGIERI

Assemblea pubblica
IL 7 NOVEMBRE TUTTI A BAGNOLI CONTRO
“SBROCCAITALIA” E LE POLITICHE DEL GOVERNO RENZI

IL 7 NOVEMBRE RENZI VERRA’ A BAGNOLI PER CELEBRARE LA PRIMA APPLICAZIONE DI UN PROVVEDIMENTO ULTRALIBERISTA ED AUTORITARIO CHE DEVASTA I TERRITORI E LA DEMOCRAZIA!

QUEL GIORNO BAGNOLI DEVE ESSERE IL CENTRO PER UNA PROTESTA GENERALE E NAZIONALE CHE AFFOSSI QUESTO DECRETO ED UNIFICHI LE LOTTE SOCIALI E AMBIENTALI CONTRO IL GOVERNO RENZI!

Facciamo appello a tutte le realtà organizzate, collettivi, comitati territoriali e di lotta, associazioni e singoli a partecipare a questa assemblea pubblica per contribuire nella costruzione degli appuntamenti
verso la mobilitazione del 7 Novembre a Bagnoli

Renzi non stare sereno: statt a cas!

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Fermiamo l’ennesima svendita di Bagnoli: giovedì 24 luglio, assemblea pubblica @ Lido Pola Liberato

Fermiamo l'ennesima svendita di Bagnoli: giovedì 24 luglio, assemblea pubblica @ Lido Pola Liberato

FERMIAMO L’ENNESIMA SVENDITA DI BAGNOLI

Blocchiamo la spartizione privata delle risorse pubbliche di Bagnoli e organizziamo la riappropriazione comune della spiaggia, di spazi urbani e strutture di pubblica utilità, del diritto alla salute!

GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2014 ORE 18.00
LIDO POLA LIBERATO – VIA NISIDA, 24
ASSEMBLEA PUBBLICA

Matteo Renzi ha reso nota la sua presenza il 14 agosto a Napoli, alla firma dell’ accordo di programma per la ricostruzione di Città della Scienza.

Un accordo che secondo il premier (presentatosi come il salvatore della patria rispetto all’“affaire Bagnoli”) e il sindaco De Magistris dovrebbe registrare una grande svolta risolutiva nel pantano della riqualificazione bagnolese. Il documento dovrebbe contenere le misure necessarie ad effettuare la fondamentale opera di bonifica non ancora compiuta, che espone a enormi rischi la salute delle migliaia di abitanti di un territorio desertificato e abbandonato alle operazioni speculative locali (che interessano le attività sul litorale) e grandi sperperi di fondi pubblici (che interessano i carrozzoni come la Fondazione Idis, Bagnoli Futura etc.).
Le premesse di questo accordo vanno in una direzione molto chiara, distruggendo ogni garanzia su questioni di prim’ordine che cittadini e movimenti hanno sostenuto e avanzato negli anni:

– si annuncia la modifica del piano regolatore e dei piani urbanistici senza tenere conto dei vincoli naturali e paesaggistici, costruendo le premesse per l’aggressione dei privati e la speculazione sul litorale, guardando a un modello economico che già altrove si è dimostrato disastroso.
– non c’è alcuna garanzia su risorse, modalità e tempi di una bonifica integrale dei suoli, fondali e sulla rimozione della colmata a mare;
– si riaffaccia l’idea della ricostruzione in loco di Città della Scienza compromettendo quindi la realizzazione della spiaggia pubblica (richiesta da 14.000 cittadini firmatari della proposta di delibera popolare “Una spiaggia per tutti”);

Assistiamo nel contempo alla riorganizzazione di un blocco politico-sociale ampio che vede protagonista il PD, la sua ala sinistra, fino ai partiti di centro-destra e un nugolo di interessi privati; passando dai piccoli imprenditori della zona, ai grandi costruttori come Caltagirone e alla grande finanza del gruppo Fintecna. L’amministrazione comunale oggi è completamente subalterna a questo processo e, sebbene provi a recitare la parte, non rappresenta più un interlocutore capace di fare da garante degli interessi dei cittadini.

La trasformazione di Bagnoli è dunque nuovamente a un punto di svolta. Le vicende controverse e a volte oscure, che si sono susseguite negli ultimi anni fanno emergere nuovamente gli interessi di speculatori e palazzinari, la fitta trama tesa fra poteri e piccoli interessi di bottega che tengono in scacco la riqualificazione dell’area da oltre vent’anni.
Numerose sono state le iniziative di denuncia e di proposta dei movimenti, delle associazioni, dei comitati e cittadini che si battono per un altro modello di sviluppo territoriale che sappia coniugare partecipazione democratica, diritto alla salute, tutela del territorio, solidarietà, diritti sociali, equità. La battaglia per la spiaggia pubblica ne è un esempio.

La controversia giudiziaria attorno al sequestro dei suoli mostra un pericolo chiaro: i creditori di Bagnoli Futura sono pronti a fare “asso piglia-tutto” delle risorse e delle strutture della società, manufatti costruiti con soldi pubblici e risorse collettive. Un’operazione di sciacallaggio che rappresenta uno schiaffo a una comunità territoriale già depredata nei suoi diritti e nelle sue risorse comuni. Simbolo dell’ambiguità di questo provvedimento è il destino cui è andata incontro la struttura di Bancarotta: l’unico spazio riconquistato e riaperto alla cittadinanza che rischia di essere definitivamente sottratto alla comunità.

Come Bancarotta 2.0 vogliamo interrogarci insieme ai cittadini, ai comitati, movimenti e associazioni, alle realtà che si battono per un altro modello di sviluppo a Bagnoli e altrove, su come ampliare un processo di partecipazione pubblica. Caratterizzato da iniziative di denuncia e di lotta ma anche di proposte alternative, capace di opporsi al saccheggio che costruttori privati e pezzi del mondo politico stanno portando avanti sulla riqualificazione di Bagnoli. Vogliamo dare seguito a una discussione collettiva che non si è mai fermata su come articolare un cambiamento a partire dalla partecipazione dal basso sul futuro dell’area.

Invitiamo perciò tutti ad un’assemblea pubblica. In particolare ci interessa discutere di due questioni che riteniamo centrali in questo momento, e su cui riteniamo informare, organizzare e costruire azioni concrete di opposizione e di proposta politica alternativa e autonoma dagli interessi, sia economici sia elettorali, di grandi e piccole botteghe della politica e dell’imprenditoria locale e nazionale.

1- Bloccare ogni tentativo di svendita, operazioni speculative e cessioni di natura emergenziale di suoli, risorse e strutture di proprietà della Bagnolifutura Spa in fallimento, ed operare invece un risarcimento sociale attraverso tali strutture che preveda la partecipazione e il controllo democratico.

2- Contrastare la firma dell’accordo di programma per la ricostruzione di Città della Scienza sulla spiaggia, che non contiene alcuna garanzia rispetto al contesto più generale della bonifica e delle sue modalità, dei piani di sviluppo urbanistico dell’area, della collocazione dell’area museale al di fuori dei suoli destinati alla spiaggia pubblica.

Fermiamo Renzi! Togliamo Bagnoli dalle mani della speculazione!
Vogliamo la spiaggia pubblica: ricostruiamo altrove Città della Scienza!
Chi ha inquinato deve pagare: istituiamo un controllo democratico su procedure amministrative e tecniche per la bonifica!
Gli unici creditori di BagnoliFutura Spa sono i cittadini di Bagnoli e di Napoli: fermiamo il trasferimento dei beni e pretendiamo il risarcimento sociale attraverso la riappropriazione comune e democratica delle proprietà di BagnoliFutura Spa e delle loro destinazioni d’uso!

GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2014
ORE 18.00
LIDO POLA LIBERATO – VIA NISIDA, 24
ASSEMBLEA PUBBLICA

FB: Bancarotta

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Stalking Asilo presenta “Bagnoli. Un incendio che dura da 20 anni”

Stalking Asilo, la trasmissione di approfondimento, inchiesta e dibattito prodotta da InsuTv in collaborazione con L’Ex Asilo Filangieri/La Balena, dedica un’intera puntata di approfondimento agli ultimi sviluppi dell’intricata e pesante vicenda del disastro ambientale di Bagnoli: l’incendio di Città della Scienza, le proteste, la mobilitazione cittadina a favore di una grande spiaggia pubblica sul litorale, focalizzando l’attenzione sulle contraddizioni, gli scenari e le prospettive della trasformazione urbana dell’area ovest di Napoli a partire dalle lotte che chiedono verità e giustizia, una bonifica vera e trasparente, e la fine delle speculazioni e degli abusi sul deserto post-industriale bagnolese. Attraverso interviste, immagini, dibattiti.

La puntata è disponibile sul sito di InsuTv:
http://www.insutv.it/stalkingasilo/2014/04/05-bagnoli-un-incendio-che-dura-da-ventanni/

STALKING Asilo #05
BAGNOLI.
un incendio che dura da 20 ‘anni
on line dal 09/04/2014

A un anno dall’attentato a città della scienza e dai sequestri a Bagnoli Futura, le politiche pubbliche su Bagnoli vivono in una specie di sussulto immobile. Non è emersa alcuna certezza sugli autori dell’attentato e sugli interessi dei mandanti, gli accordi sulla ricostruzione del Museo vedono lo scontro tra le posizioni della fondazione Idis e le rivendicazioni dei comitati civici, tra il Comune e la Regione, tra gli enti locali e il governo. Sullo sfondo resta la bonifica mai effettuata, il futuro dell’area e le mire del partito del mattone sui possibili cambiamenti al piano regolatore.

Attraverso le voci dell’ex assessore all’urbanistica Vezio De Lucia, autore della variante su Bagnoli, di Massimo Pica Ciamarra progettista di città della Scienza, di chi si batte per la spiaggia pubblica e per la bonifica del territorio, tutti i termini di una partita da cui non dipende solo il futuro di Bagnoli.

In studio commenti di Adriana Pollice, Emilio Gardini, Lorenzo (Lab. Bancarotta Bagnoli)

Live in studio Mc Mariotto feat. Dejà Vu e Geko (Flegrea Black Music)
hanno eseguito “Amianto e Fregatura”, “Terra Nostra” e “Trip ‘n’ Roll”

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“11 Aprile 2013 – 11 Aprile 2014”

La sede della BagnoliFutura

La sede della BagnoliFutura

NOI NON DIMENTICHIAMO!
…siamo ancora in BANCAROTTA…

Nell’Aprile del 2013, poco più di un anno fa, la Magistratura ha ordinato il sequestro dei suoli ex Ilva-Italsider della società di trasformazione urbana BagnoliFutura, di cui il Comune di Napoli è socio di maggioranza, aprendo una maxi inchiesta sulla (falsa) bonifica dell’area occidentale: ventuno degli ex vertici della società sono stati accusati di disastro ambientale, falso in bilancio, truffa e miscelazione di rifiuti industriali.
Ecco il link alla notizia

Nell’operazione fu coinvolta anche l’ex Banca Italsider, occupata e liberata dal collettivo Bancarotta il 2 giugno 2012 e diventata uno spazio di aggregazione e bonifica sociale nel deserto post-industriale di via Coroglio. A un anno di distanza la situazione è cambiata, ma sempre a favore degli speculatori: mentre Bancarotta rimane sotto sequestro, la Porta del Parco, sede di BagnoliFutura, viene riaperta.

Questo evidenzia come la Magistratura continui a tutelare gli interessi di chi ha inquinato e ingannato Bagnoli per 20 anni, tentando di indebolire e fermare i movimenti che, molto prima che le istituzioni si svegliassero e si rendessero conto di ciò che accadeva sul quartiere, hanno inchiestato e denunciato il disastro ambientale.
Il Collettivo (attivo ora al Lido Pola ndr) non ha voluto far passare inosservata la data e ha deciso di porre sotto sequestro popolare la Porta del Parco, informando i passanti e i cittadini circa lo stallo e l’indifferenza che caratterizza l’approccio delle istituzioni e della magistratura rispetto alla questione Bagnoli.

Sequestro popolare

Sequestro popolare

“Ad un anno dal sequestro, continua la devastazione, è fermo tutto il resto” recitava uno striscione posto davanti ai cancelli. “Noi oggi siamo qui a mettere sotto sequestro popolare, ancora una volta, la sede di Bagnoli Futura – dichiara uno degli attivisti del collettivo – per dire, come abbiamo fatto in questi mesi, usando lo slogan “chi ha inquinato deve pagare”, che noi individuiamo nella Bagnoli Futura uno dei maggiori responsabili del disastro ambientale e della mancata messa in sicurezza dei suoli e del mare, in un territorio in cui si continua a morire di tumore e in cui non c’è nessun idea di sviluppo per il deserto industriale che, al di là delle piccole cattedrali costruite da Bagnoli Futura, continua a non offrire alcuna possibilità di cambiamento per questo quartiere”.
Il sequestro é continuato per qualche ora tra la solidarietà dei passanti e, nonostante l’arrivo di una volante della polizia che ha tentato più volte di chiudere i cancelli, gli attivisti hanno continuato con il volantinaggio e la comunicazione con gli abitanti del quartiere raggiungendo poi gli spazi dell’ex banca Italsider, dove è stato appeso uno striscione e lasciato un emblematico messaggio sul muro.

Bancarotta

Bancarotta

STOP Repressione!

STOP Repressione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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